Avvenire di Calabria

Progetto Gemma: un cuore che ascolta la vita delle future mamme

Attraverso professionisti e associazioni, il Cav affronta concretamente le fragilità offrendo supporto

di Giovanna Delgange

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«Trasmettere la vita è un dono grande, una gioia preziosa, coscienti di questo cerchiamo di far fronte alle difficoltà»

I volontari del CAV si occupano di custodire la vita dal momento del suo concepimento, mi piace descriverci come un insieme di cuori chiamati a prendersi cura di quel battito che ancora non ha voce, ma è presenza viva nel grembo materno. Ogni nuova vita chiama non solo l’interesse della mamma, ma è responsabilità di ciascuno di noi, perché Speranza per il nostro futuro.



La missione del CAV è sostenere la maternità e paternità in difficoltà, custodirne il dono della fecondità nel trasmettere la vita. Le donne o coppie che si rivolgono a noi, perché in dubbio nell’accettare una gravidanza inattesa o indesiderata, ci trovano pronti ad accoglierli con delicatezza, riservatezza, attenzione e senza giudizio. Li accompagniamo dal momento della richiesta di aiuto, con un colloquio, ascoltando e analizzando le problematiche. Confrontandoci viene messo in evidenza il potenziale di ognuno per generare fiducia e motivazione per accettare la gravidanza in modo sereno e riconoscersi non più soli capaci di affrontare le tante paure che s’innescano davanti la genitorialità inaspettata.

Il dono grande della vita

Trasmettere la vita è un dono grande, una gioia preziosa, coscienti di questo cerchiamo di far fronte alle difficoltà consapevoli che sono molte e di vario tipo si propongono per questo progetti per il rinforzo delle risorse personali come il Progetto Gemma che dal 1994 è un servizio per l’adozione prenatale a distanza in anonimato, rivolto alle mamme in difficoltà tentate a rinunciare alla gravidanza e offre un sostegno economico che può consentire di portare a termine con serenità il periodo di gestazione, accompagnandola nel primo anno di vita del bambino. Ulteriore aiuto si presenta attraverso la Rete, un collegamento di servizi con professionisti e associazioni, dove viene unita la vocazione con le competenze professionali potendo così essere concreti di fronte alle esigenze.

Vedere sbocciare la fiducia e la tenacia in queste mamme, che incontriamo nello sconforto e disperazione ci motiva e successivamente ci forma nel vederle diventare forti testimoni di vita. Trovarci davanti a quel piccolo bambino, davanti a quello sguardo d’amore esprime tutto il significato e valore che ha in sé la fecondità della vita: sono cooperatori di Dio, gli è affidato uno speciale dovere, donano la vita donandosi secondo il progetto di Dio. Dobbiamo riconoscere e far riconoscere la dignità di una vita, che non siamo in grado di vedere con i nostri stessi occhi: quella del bambino custodito nel grembo della sua mamma, una vita così fragile ma capace di grande forza.

Storie ed esempi

Il nostro servizio alla Vita è una missione ricca di emozioni e gratitudine, di momenti in cui siamo testimoni: di storie in tense e, indimenticabili, dove sono tante e diverse le fatiche e le ostilità, ma quei piccoli sorrisi che nascono sono per noi motore del cuore. «Lo scopo della vita è amare ed essere sempre pronti ad imparare ad amare gli altri». Queste le parole di una giovane e speciale mamma, Chiara Corbella Petrillo, che ha messo l’amore per i figli prima di tutto, sacrificandosi, testimoniando il comandamento che ci ha lasciato Gesù, «amare noi stessi ed amare gli altri come noi stessi», la sua storia di forza e Speranza nel trasmettere la vita, ci insegna che è una responsabilità Naturale d’amore, di fede e di eternità.


PER APPROFONDIRE: Il chirurgo Anastasio Palmanova nel Direttivo nazionale della Società Italiana di Flebologia


Quando s’incontra Gesù nel prossimo, come diceva Madre Teresa non si può rimanere sordi a quel grido, che si sente in quel battito dirci: «ci sono…sono io!», all’udirlo non possiamo che rispondere mettendoci in moto. Lo Spirito d’amore non può stare chiuso in sé stesso, piuttosto sente l’esigenza di andare oltre i confini, come fece Maria, la mamma di Gesù, alla notizia di una gravidanza che non si aspettava, che non aveva cercato, ma l’accoglie e subito parte per andare incontro ad Elisabetta, anche lei in gravidanza, ed i cuori ascoltandosi sussultano, accesi come fiamma. Nell’energia del farsi prossimi per quella vita appena nata. La vita è sacra, la vita è vita dal concepimento all’ultimo respiro, è un bene prezioso, difendiamola

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