
Il 1° maggio a Bivona il Giubileo del Lavoro: preghiera, dialogo e impegno nel ricordo di Papa Francesco
L’evento quest’anno assume un significato ancora più profondo, intrecciandosi con il lutto che ha colpito la Chiesa universale.
di Demetrio Rosace * - Il nostro Ente ha sperimentato negli anni la validità e il successo che offre la formazione, soprattutto se questa non è finalizzata esclusivamente all’aspetto tecnico. Abbiamo sperimentato e constatato personalmente come negli anni i percorsi formativi offerti ai nostri «alleducatori» abbiano restituito importanti risultati. Gli «alleducatori» tra loro si conoscono, «parlano la stessa lingua» e concorrono per i medesimi obiettivi. Offrono spettacolo nel confrontarsi e istruiscono gli allievi offrendo loro un metodo e soprattutto uno stile che va oltre al gesto tecnico o alla parte tattica. Vogliamo così aiutare a fare crescere lo sport, puntando sui valori e rendendo i nostri «alleducatori » attori principali e non semplici spettatori.
Tutto lo sport oggi dovrebbe muoversi in tal senso a nostro avviso, lavorando molto di più sulla mentalità e lo stile, puntando ad una crescita integrale dello sportivo, soprattutto dal lato umano.
Se la formazione deve essere messa al primo posto, altrettanto centrale è il problema della mancanza di strutture che è evidente. Le strutture sono poche, le poche che ci sono possono essere accessibili ai pochi che possono pagare, molte strutture rimangono chiuse, molte altre non utilizzate. Si dovrebbe a nostro avviso puntare su un ampliamento delle strutture provinciali puntando a nuovi spazi attrezzati (anche tensostrutture, non per forza opere architettoniche importanti) in parallelo naturalmente ad un graduale recupero delle strutture esistenti. Paradossalmente per molti gruppi sportivi, enti o associazioni, sarebbe meno dispendioso realizzare una propria struttura piuttosto che accedere alle strutture esistenti e tale situazione dice davvero tanto. Il motivo sta nelle esose richieste economiche per la concessione di pochissimi turni spesso in orari improponibili.
Puntare quindi ad aiutare uno o più consorzi sportivi alla realizzazione di strutture, potrebbe essere un passo importante verso una maggiore fruibilità. Per aiuto s’intende in termini di finanziamento, in termini di progettazione, in termini di supporto nell’iter burocratico. Mi spiego un po’ meglio: se noi Polisportive giovanili salesiane (Pgs) avessimo in gestione una struttura tutta nostra di certo non andremmo ad affittarla, ma la metteremmo a disposizione di tutte le nostre associazioni chiedendo loro esclusivamente un contributo per il mantenimento della stessa (né più né meno come la gestione di un condominio). Purtroppo non abbiamo le forze per poter realizzare o ottenere una o più strutture polivalenti. Chi invece le ha o le ottiene in gestione cerca di ricavare il massimo profitto da tale gestione, soprattutto considerata l’elevatissimo range tra domanda e offerta.
* presidente Polisportive giovanili salesiane Calabria
L’evento quest’anno assume un significato ancora più profondo, intrecciandosi con il lutto che ha colpito la Chiesa universale.
Riaperto il caso delle “navi a perdere” grazie a nuovi fondi e a un’inchiesta giornalistica che riaccende interrogativi mai risolti.
Domani, domenica 27 aprile, torna in edicola e in parrocchia Avvenire di Calabria con un