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Sopralluogo di Falcomatà e Versace per verificare lo stato di avanzamento dei lavori
Procede il cantiere della Sp2 che, partendo da Santa Cristina d’Aspromonte e passando per Oppido Mamertina, unisce l’asse pre-aspromontano tirreno-jonio fino a Platì. E che, da oltre un decennio, risulta chiusa per ragioni di sicurezza. Il sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà, ed il vicesindaco, Carmelo Versace, hanno svolto un sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento dei lavori.
Nel tratto di Santa Cristina d’Aspromonte, dove insistono due dei tre lotti del progetto finanziato, per quasi 4 milioni di euro, dal dipartimento regionale della Protezione Civile, Falcomatà e Versace, coadiuvati dal dirigente del settore Lavori pubblici di Palazzo Alvaro, Lorenzo Benestare, hanno potuto constatare le attività di cantiere in corso. Con loro la vicesindaco del Comune, Francesca Alessio, il consigliere comunale Antonio Violi, ed i responsabili della ditta incaricata di ripristinare l’infrastruttura.
«È un importante lavoro di messa in sicurezza» ha spiegato il sindaco Falcomatà parlando del recupero del manto stradale, della pulizia dell’asse viario e delle attività portate in essere per la prevenzione del dissesto idrogeologico.
«Il progetto che la Città Metropolitana sta portando avanti punta a recuperare, definitivamente, un tratto di strada nevralgico per la popolazione di Santa Cristina d’Aspromonte ed Oppido Mamertina. Sia per le esigenze legate alla loro quotidianità sia per lo sviluppo economico di un’area, meravigliosamente panoramica, in cui proliferano diverse attività a scopo turistico e sportivo. Una volta conclusi i lavori, quindi, i cittadini potranno muoversi meglio in un contesto in cui l’aspetto naturalistico è prevalente».
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«Questo cantiere - ha proseguito Falcomatà - fa parte di un lotto più ampio che si allarga fino al versante jonico. L’idea è quella di riuscire ad intercettare tutti i finanziamenti possibili per riconnettere il tessuto a maglie dell’Aspromonte. Avvicinare i centri e facilitare la viabilità lungo l’intero territorio metropolitano così da evitare lo spopolamento graduale del territorio».
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