Avvenire di Calabria

La riflessione del diacono Enzo Petrolino sul periodo appena iniziato che prepara a vivere la passione la resurrezione del Signore

Quaresima, tempo di conversione e rinnovamento

Inizia un cammino che è un tempo di preghiera nel quale discernere la “presenza” con la quale scegliamo di vivere e convivere

di Enzo Petrolino

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La Quaresima ogni anno giunge repentina, ci coglie lì dove siamo e ci spinge, quasi ci costringe a iniziare ancora una volta un cammino di conversione. Un cammino che è un tempo di preghiera nel quale discernere la “presenza” con la quale scegliamo di vivere e convivere.

Quaresima, cammino di rinuncia e condivisione

Un cammino di rinuncia e di condivisione con gli altri. La Quaresima è dunque una chiamata che porta i tratti di un appello interiore, quell’intima spinta spirituale che la Parola del Signore sempre ci fa sentire quando decidiamo di ascoltarla.


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Per questo, non siamo noi a entrare in Quaresima ma è la Quaresima che entra in noi, e in qualche modo ci forza e si impone come una sorta di controtempo al nostro tempo. Per questo preghiera, elemosina e digiuno non sono tre esercizi indipendenti, ma un unico movimento di apertura e di svuotamento. Per compiere questo cammino di conversione, la Chiesa si impegna durante la Quaresima in queste tre dimensioni.

Un cammino di fede più consapevole e sinodale

L’ispirazione battesimale di questo tempo richiama tutti i cristiani a rivivere con intensità quella dimensione del battesimo che mai deve finire, cioè quella di essere sempre in un «catecumenato», in un ascolto costante della Parola di Dio, con il quale il cristiano è sempre impegnato a confrontarsi. La forma sinodale della Chiesa, che in questi anni stiamo riscoprendo e coltivando, suggerisce che la Quaresima sia anche tempo di decisioni comunitarie, di piccole e grandi scelte controcorrente, capaci di modificare la quotidianità delle persone e la vita delle comunità.


PER APPROFONDIRE: Quaresima, ecco il sussidio proposto dall’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova


La Quaresima è iniziata Mercoledì delle Ceneri con l’atto in cui la Chiesa ripete la parola evangelica che è pure la parola degli apostoli all’inizio del loro ministero nella Pentecoste: «Convertitevi e credete al Vangelo» (Mc 1,15). (Il gesto che dovrebbe accompagnare queste parole potrebbe essere, oltre alle ceneri, il bacio del Vangelo o la consegna della Bibbia, ricordando quanto la Chiesa compie per i catecumeni al momento della elezione o iscrizione del nome). Convertirsi, per la Chiesa significa misurarsi con Cristo Parola del Padre.

Un ascolto più assiduo della Parola

Un cammino di fede non può essere fatto senza un riferimento alla Parola che la Chiesa distribuisce con abbondanza in questo tempo santo. Nel deserto Gesù vince con la parola di Dio e addita la parola che esce dalla bocca di Dio come alimento. Nella trasfigurazione si ode la voce del Padre che rivela la sua Parola: «Ascoltatelo!». Come anticamente i catecumeni erano particolarmente istruiti in questo tempo, la Chiesa vuole dare uno spazio più ampio alla parola letta e meditata, con appropriate celebrazioni della Parola.

Una preghiera più intensa

II Cristo orante che viene presentato nelle due prime domeniche della Quaresima mette la Chiesa davanti ad una esigenza interiore. La preghiera personalizza e storicizza, per così dire, la parola ascoltata. Gesù vive così il suo mistero pasquale. E la Chiesa viene richiamata ad una più intensa preghiera, a questo «deserto» dove - come nell’esperienza di Gesù - la preghiera può essere lotta, può essere anche gloria. È sempre comunione con Dio e con i fratelli.

La Spiritualità della quaresima

Quanto fin qui detto diventa spiritualità liturgica nella misura in cui conosciamo per celebrare, celebriamo per vivere. Nella concreta celebrazione quotidiana della Quaresima si realizza questa dimensione di spiritualità. La dinamica della parola ascoltata, della preghiera più intensa, del digiuno materiale e spirituale, della carità sociale ha nella prospettiva del battesimo la sua grande realizzazione.


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«Accogliamo la Quaresima come il tempo forte in cui la sua Parola ci viene nuovamente rivolta. È tempo di conversione, tempo di libertà. […] Il deserto è lo spazio in cui la nostra libertà può maturare in una personale decisione di non ricadere schiava. Nella Quaresima troviamo nuovi criteri di giudizio e una comunità con cui inoltrarci su una strada mai percorsa». La Quaresima è il momento in cui sboccia la primavera della Chiesa nella sua perenne giovinezza che viene dallo Spirito che «ringiovanisce» la Chiesa (LG 4).

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