Avvenire di Calabria

L'Inps comunica che dal prossimo mese di agosto la misura del Reddito di Cittadinanza perderà una fetta di percettori

Aiuto alle fasce deboli. Novità per Reddito di cittadinanza, social card e assegno di inclusione

Chi sono i beneficiari che ne dovranno fare a meno? L'azione riguarda famiglie con minori e persone con disabilità?

di Redazione Web

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Reddito di Cittadinanza, Social Card e Assegno di inclusione: tre strumenti contro la povertà che avranno destini diversi. Il primo sarà abrogato: si parte da agosto con una riduzione dei beneficiari, salvi (al momento) persone con disabilità e famiglie con minori.

Agosto di fuoco per gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza?

La data era cerchiata sul calendario da tempo: da agosto una parte della platea che godeva del reddito di cittadinanza, non avrà più diritto all'assegno. È stata la stessa Inps in una circolare a ricordarlo: per le famiglie nelle quali non ci sono minori, disabili o over 60 lo stop è in arrivo. La misura - come previsto dalla Legge di Bilancio - scade per tutti a fine 2023, mentre dal 2024 entreranno in vigore le nuove regole disegnate nel decreto di maggio.


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Stop al reddito di cittadinanza per chi rifiuta la prima offerta congrua di lavoro. «La legge di Bilancio 2023 - spiega l'Inps - è ulteriormente intervenuta sulla materia stabilendo che la decadenza dal Reddito di cittadinanza interviene dopo il rifiuto della prima offerta di lavoro congrua». 

Ma cosa vuol dire effettivamente "congrua"? Il rispetto di alcuni parametri: deve rispettare i principi di coerenza con le esperienze e le competenze maturate; distanza dalla residenza e tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico; durata della disoccupazione; retribuzione superiore di almeno il 10% del beneficio massimo fruibile da un solo individuo.


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Sono escluse le persone in condizione di disabilità media, grave e di non autosufficienza. «Per tali soggetti, oltre che per i minorenni e le persone con almeno sessant’anni di età, compresi i percettori di Pensione di cittadinanza, quindi, la durata della prestazione continuerà a essere quella indicata dal decreto 4/2019. In tutti i casi sopra richiamati, tuttavia, l’erogazione della prestazione non potrà proseguire oltre il 31 dicembre 2023. A decorrere dal 1° gennaio 2024, infatti, l’abrogazione degli articoli da 1 a 13 del decreto-legge n. 4/2019, prevista dall’articolo 1, comma 318, della legge di Bilancio 2023, comporterà l’eliminazione della prestazione».

Social Card, l'Inps pubblica la graduatoria a Reggio Calabria

“Dedicata a te” è la social card per sostenere le famiglie meno abbienti nell’acquisto di beni alimentari di prima necessità ha un valore di 382,5 euro. La cifra è contenuta, in pratica 1 euro al giorno, e le critiche su questo punto sono tante.

La misura andrà, senza fare richiesta, alle famiglie con Isee non superiore a 15 mila euro. Beneficeranno del contributo circa 1,3 milioni di cittadini appartenenti a nuclei familiari (composti da almeno tre persone), residenti nel territorio italiano, in possesso di un Isee non superiore a 15 mila euro.


PER APPROFONDIRE: Ortì e i furbetti del Reddito di Cittadinanza: un caso di cattiva informazione


Non solo acquisti ma anche sconti sulla spesa. Carta “Dedicata a te”, la social card varata la settimana scorsa dal Governo per aiutare le famiglie in difficoltà, prevede anche una serie di riduzioni del 15% sullo scontrino alla cassa che si possono aggiungere alle promozioni già attive in negozio. Occorre però conoscere quali punti vendita davvero applicano la riduzione.

Anche a Reggio Calabria è stata pubblicata in questi giorni la graduatoria dei beneficiari della carta solidale. In tutto i beneficiari sono 5.165: la graduatoria è reperibile sul sito dell'Inps.

Assegno di inclusione, cosa prevede la misura

Addio reddito di cittadinanza, da gennaio arriva l’Assegno di inclusione, di cui potranno beneficiare i nuclei con disabili, minori, over60, e dopo le modifiche del Senato, anche i componenti svantaggiati inseriti in programmi di cura e assistenza certificati dalla Pa.

L’importo è fino a 6mila euro l’anno, 500 al mese, più un contributo affitto (per le locazioni regolari) di 3.360 euro l’anno, 280 al mese. Se il nucleo è costituito da tutte persone almeno 67enni o disabili gravi l’importo mensile è di 630 euro (7.560 l'anno) più 150 euro di contributo d’affitto (1.800 l’anno). Con il via libera del Senato al decreto Lavoro si delinea il quadro delle nuove misure che sostituiranno il Rdc.

Il nuovo strumento sarà erogato tramite una Carta d’inclusione, ricaricabile. Dopo un altro correttivo in Senato i soldi caricati sulla Carta non potranno essere utilizzati per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità ma per l'acquisto di sigarette, anche elettroniche, di derivati del fumo, di giochi pirotecnici e di prodotti alcolici. Insomma, si dovranno utilizzare per le spese di necessità. La misura è erogata per 18 mesi. Poi dopo un mese di stop è rinnovata per periodi ulteriori di 12 mesi. 

I requisiti necessari

I richiedenti devono essere residenti in Italia da almeno cinque anni, avere un Isee di 9.360 euro, e un reddito familiare inferiore a 6.000 annui moltiplicati per la scala di equivalenza, un valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini Isee, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini Imu non superiore a euro 150mila, non superiore ad euro 30.000, e non si devono possedere navi, imbarcazioni, autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc.

Dopo la correzione del Senato c’è una novità per le donne vittime di violenza: la norma permetterà loro di costituire nucleo familiare indipendente da quello del marito anche ai fini Isee per l’accesso all’Assegno di inclusione. Inoltre, queste donne potranno avvalersi di percorsi di inclusione personalizzati.

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