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Il nuovo Anno pastorale è iniziato, anche, con una rinnovata attenzione per il settore dell'evangelizzazione e della catechesi. A tal proposito, entro la fine di questa settimana, l'arcivescovo metropolita, monsignor Fortunato Morrone, conferirà il mandato a tutti i catechisti della diocesi di Reggio Calabria - Bova.
L'arcivescovo metropolita di Reggio Calabria - Bova, monsignor Fortunato Morrone, conferirà il mandato catechistico in occasione di tre celebrazioni e con le modalità rese note dall'Ufficio catechistico diocesano, diretto da don Antonio Bacciarelli.
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Domani, giovedì 13 ottobre, nella Parrocchia di Condofuri, il vescovo Morrone conferirà il mandato ai catechisti delle Zone pastorali di Bova e Melito nel corso della liturgia che si terrà alle ore 17.
Il giorno dopo (venerdì 14), alle 19, nella Basilica Cattedrale di Reggio Calabria, l'arcivescovo conferirà il mandato ai catechisti delle Zone pastorali: Reggio Centro, Nord e Sud, Pellaro, Valanidi, Sant'Agata e Gallico-Catona.
Sabato 15 ottobre, durante la Santa Messa del Pellegrinaggio Mariano delle 17 in Cattedrale, il presule conferirà mandato ai catechisti delle Zone pastorali di Villa San Giovanni e Bagnara-Scilla.
A tutte e tre le celebrazioni, parteciperanno tutti i catechisti, gli educatori di Azione Cattolica, i Capi Scout e tutti gli altri animatori che durante l’anno cureranno momenti di catechesi e di animazione dei gruppi parrocchiali e associativi della diocesi di Reggio Calabria - Bova.
L’incontro di tutti i catechisti tra di loro ed insieme con il vescovo è un momento molto importante per la connotazione ecclesiale che riveste la celebrazione del mandato, anche alla luce del Motu proprio di papa Francesco sul ministero del catechista.
Con il motu proprio “Antiquum ministerium” del 2021, papa Francesco ha istituito il ministero laicale del catechista. Una determinazione che va nel segno di una valorizzazione del ruolo dei laici nella comunità e, allo stesso tempo, volta a dare slancio all’evangelizzazione.
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«Senza nulla togliere alla missione propria del vescovo di essere il primo catechista nella sua diocesi insieme al presbiterio che con lui condivide la stessa cura pastorale, e alla responsabilità peculiare dei genitori riguardo la formazione cristiana dei loro figli è necessario - scrive il Santo Padre - riconoscere la presenza di laici e laiche che in forza del proprio battesimo si sentono chiamati a collaborare nel servizio della catechesi».
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