Avvenire di Calabria

Squadra di basket nata nella parrocchia di Santa Maria del Divino Soccorso nel quartiere Gebbione

Reggio Calabria, la multiculturalità in un canestro

Redazione Web

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di Antonio Casciano * - Nigeria, Colombia, Venezuela, Romania, Senegal, Iraq, Congo, Romania, Filippine, Mali.. sono solo alcuni dei paesi di provenienza dei tantissimi ragazzi che in oltre dodici anni ci hanno regalato i loro sorrisi, indossando la maglia del Nuovo Basket Soccorso, società sportiva parrocchiale che fa’ della pallacanestro uno strumento di formazione umana oltre che sportiva, impegno sociale, attenzione al territorio e naturalmente accoglienza ed integrazione. Qualche mese fa sui social ha fatto notizia la storia di Moha, fuggito adolescente dalla Costa D’Avorio e dopo tante drammatiche disavventure salvato dalla guardia costiera, accolto da una generosa famiglia di Melito e da quella del Nuovo Basket Soccorso con cui disputa oggi il campionato di Serie D.

Tanti altri sarebbero gli episodi da raccontare, pensando ai vari Ionel, Jimwell, Calvin, Abdo, Sarah o Winniefred, bambini e ragazze che nemmeno conoscono parole come “multiculturalità” o “integrazione”, eppure ad ogni allenamento continuano ad insegnarcene il significato più vero.

Perché sul campo da gioco, quando c’è da correre, saltare, aiutarsi in difesa, collaborare in attacco, ricevere la palla o fare il tiro decisivo, non c’è tempo per pensare al colore della pelle, alla varietà dei linguaggi, alle diverse caratteristiche di ciascuno. Lo sport insegna, unisce ed arricchisce. Il suono della palla che sbatte sul parquet sembra esaltare la grande bellezza della diversità, la ricchezza preziosa della multiculturalità, la semplicità disarmante ed ormai dimenticata dell’accoglienza, perché davanti al canestro, sono proprio i nostri piccoli atleti a mostrarci come basti una divisa giallo–azzurra per sentirsi uniti, vicini, una squadra.. semplicemente uguali.

* vice presidente Nuovo Basket Soccorso

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