Avvenire di Calabria

Presso la parrocchia di Sant'Agostino si rinnova anche quest'anno il tradizionale appuntamento che si celebra durante il tempo d'Avvento

Reggio Calabria, oggi si festeggia il Natale “multietnico”

Le comunità straniere presenti in città pregheranno e canteranno insieme. Il messaggio di quest'anno, un'invocazione alla «Pace in cielo e in terra»

di Gabriele Bentoglio

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Anche quest'anno a Reggio Calabria si rinnova l'appuntamento ormai tradizionale con il Natale "multietnico". Il tempo d'Avvento, ancora una volta, viene vissuto in città nel segno dell'incontro tra culture, lingue e paesi appartenenti a diverse zone del mondo.

A Reggio Calabria il Natale è multietnico

Ormai superato il triste periodo della pandemia, nella parrocchia di Sant’Agostino è tornato il tradizionale appuntamento del “Natale multietnico”. Infatti la serata di oggi, domenica 10 dicembre, vedrà il susseguirsi di canti tipici natalizi di diversi Paesi del mondo, intonati attorno al presepio, in un’atmosfera di Chiesa e di fraternità.


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Vestiti con costumi tradizionali, si avvicenderanno gruppi provenienti da Italia, Romania, Polonia, Filippine, Congo, Georgia e Ucraina. Come sempre, al termine di ogni presentazione risuonerà l’augurio per un felice Natale nell’idioma tipico di ogni nazione. E, a conclusione dell’evento, in un clima festoso e di condivisione, tutti daranno voce al canto “Tu scendi dalle stelle”.

Da tutto il mondo, una sola richiesta: «Pace in cielo e sulla terra»

Il tema che guiderà la serata di quest’anno sarà «Pace in cielo e sulla terra». In questo tempo, messi a dura prova dalle limitazioni della pandemia, tutti desideriamo un po’ di pace nel mondo e, invece, ecco la guerra, che devasta, violenta e uccide senza scrupoli.


PER APPROFONDIRE: Con il cuore aperto alla pace, la preghiera delle vedove di “Alba Nuova” per porre fine ai conflitti


Eppure ogni conflitto potrebbe cessare se il mondo riconoscesse che Gesù è la nostra pace, in cielo e sulla terra. Ma perché ciò avvenga dobbiamo tutti riconoscere la dignità, la sacralità e l’unicità di ogni vita umana, creata a immagine e somiglianza di Dio. Le guerre ci sono sempre state, è inutile negarlo, perché esistono le guerre? perché al centro di tutto ci sono interessi ed egoismi.

E allora ecco che, ad accompagnare i canti multietnici, saranno letti alcune riflessioni tratte dagli interventi di papa Francesco, pronunciate nell’arco dei dieci anni del suo pontificato: le parole del Santo Padre saranno un incoraggiamento a costruire sentieri di pace e aiuteranno a riflettere sul significato del Natale, quello vero e non quello fatto di mercatini e cenoni. Alla fine si potrà “gustare” la seconda parte della serata, quando ogni comunità presenterà qualche piatto tipico natalizio, tornando così anche solo per un momento alla familiarità, ai profumi e ai sapori della terra natia. La diversità di tanti cibi su un’unica tavola sarà il simbolo finale dell’unione di tanti popoli nel nome del Bambino Gesù.

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