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A Reggio Calabria, torna al centro del dibattito politico il tema del decentramento amministrativo che, inevitabilmente, fa il paio con la riqualificazione delle periferie. Da inizio anno, diverse sono state le iniziative avviate in riva allo Stretto, non solo all'insegna della dialettica, ma anche del confronto tra politica e cittadini.
L'ultimo incontro è stato ieri, al tavolo del prefetto Clara Vaccaro. Il presidente della Commissione parlamentare periferie, Alessandro Battilocchio, ha incontrato gli amministratori della città per il fare il punto sullo stato di degrado in cui versano alcuni quartieri e periferie della città.
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Presente anche il deputato reggino, Francesco Cannizzaro, che nelle scorse settimane aveva formalmente invitato il collega parlamentare, i riflettori sono stati accesi, in particolare, su Arghillà. Quartiere delle periferia nord di Reggio Calabria, da sempre a combattere con situazioni di degrado economico e sociale, ma anche con problematiche di ordine pubblico.
Marginalità e povertà accentuate, nel tempo, anche anche a causa di scelte politiche sbagliate, risalenti al passato, che hanno fatto di realtà come Arghillà veri e propri "ghetti" urbani.
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Recentemente il popoloso quartiere reggino è al centro di un progetto di riqualificazione urbana - anche attraverso gli strumenti messi a disposizioni dalle risorse disponibili attraverso programmi nazionali come Pinqua - che mira al coinvolgimento dei cittadini e a migliorare il loro benessere, non solo l'aspetto del territorio in chiave urbanistica.
È stato uno degli aspetti affrontati anche nel corso della riunione operativa che si è svolta in prefettura e alla quale, oltre al Prefetto Clara Vaccaro, vi hanno partecipato il Sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà, il Procuratore Generale, Gerardo Dominijanni, il Procuratore antimafia, Giovanni Bombardieri, ed i rappresentanti territoriali di Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato.
Battilocchio ha toccato con mano la realtà di Arghillà nel corso del sopralluogo a margine del quale ha assicurato che la Commissione parlamentare d'inchiesta sulle periferie «è al fianco di Reggio Calabria, dei cittadini e delle istituzioni, degli enti, delle forze dell’ordine, della Scuola, della Chiesa, delle Associazioni, per affermare che lo Stato non si lascia sopraffare e non possono più esistere zone franche. Ringrazio l’amico e collega Francesco Cannizzaro per aver fortemente insistito affinché la Commissione che presiedo si occupasse di questo caso» .
Da parte sua, l'onorevole Cannizzaro ha ribadito la necessità di interventi mirati ecco perché, ha aggiunto, «incalzeremo il Governo per attivare tutte le misure necessarie a dare efficacia ai nostri intenti. È un peccato vedere in uno stato indecoroso questo splendido balcone affacciato sullo Stretto. La sinergia tra istituzioni ed energie positive darà le risposte che la gente perbene si aspetta».
Nel corso dell'incontro il sindaco ha consegnato un ampio dossier sulle attività svolte dagli Enti territoriali sul quartiere, illustrando le criticità ad oggi ancora presenti e le attività di programmazione già messe in campo dall'Amministrazione comunale. «In questi anni - ha aggiunto il primo cittadino - abbiamo messo in campo una lunga serie di progettualità che puntano ad offrire servizi e luoghi di aggregazione, sociale, culturale, sportiva, ma anche servizi come poli sanitari e presìdi di sicurezza, ad un complesso urbano composto dalla stragrande maggioranza di cittadini onesti e laboriosi».
«Purtroppo esiste una piaga di illegalità, che si esprime nelle occupazioni abusive ed in altre pratiche criminali, che rischia di vanificare questi investimenti, rendendoli inefficaci ed isolando la comunità di Arghillà dal percorso di crescita degli altri quartieri. È chiaro quindi - ha affermato ancora il sindaco - che serve un approccio integrato e multisettoriale, che metta insieme tutti gli Enti che hanno competenza su quel territorio, sia sul piano della repressione che per ciò che riguarda gli aspetti sociali legati allo sviluppo ed ai servizi. La nostra idea è quella di procedere ad una delocalizzazione graduale delle famiglie che occupano abusivamente gli alloggi, per generare un processo di integrazione e smantellare il ghetto che si è creato in questi anni, migliorando i servizi e restituendo al quartiere le condizioni di decoro e di sicurezza che la comunità merita».
Sono tre gli interventi attualmente in corso in altrettante zone degradate della città per un importo complessivo di 54 milioni di euro: la zona Stadio, Ciccarello e Arghillà.
«È evidente che la sfida non può limitarsi solo al restyling, ma al coinvolgimento di tutti gli attori sociali presenti nei quartieri, a partire dal mondo della Chiesa come nel caso del quartiere Arghillà. Parlare di rigenerazione urbana presuppone una visione condivisa. È una scommessa che non possiamo perdere», evidenziava un mese fa ad Avvenire di Calabria, l'assessore comunale Elisa Zoccali che sta seguendo da vicino i progetti.
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Proprio nei giorni scorsi, l'assessore Zoccali ha dato il via ad una serie di incontri tematici con tutti gli attori del territorio, le agenzie educative, la Chiesa e i cittadini per condividere insieme i progetti di rigenerazione urbana delle aree più abbandonate del territorio cittadino, partendo da Arghillà.
Un'importante azione in ottica costruttiva e di proposta, continuano intanto a svolgerla sul territorio i Comitati di quartiere. Vere e proprie "sentinelle" delle istanze che provengono in particolare dalle periferie. Solo qualche mese fa il Comitato di Quartiere di Mosorrofa era riuscito a far sedere allo stesso tavolo le istituzioni e i comitati dei cittadini per dare il via ad un dialogo proficuo e costruttivo per il bene della città. Nei mesi successivi altri sono stati gli incontri sulle più svariate tematiche che hanno portato a riaccendere i riflettori su degrado ed emergenze vari.
La Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie è stata istituita con delibera della Camera dei deputati del 27 luglio 2016, con il compito principale di verificare lo stato del degrado e il disagio delle città e delle loro periferie, con particolare riguardo alle implicazioni socio-economiche e di sicurezza, attraverso l'esame di una serie di fattori, quali la struttura urbanistica e composizione sociale dei quartieri periferici.
Verifica, inoltre, le realtà produttive presenti nelle periferie urbane e fenomeni ad esse collegate; le forme di povertà, marginalità e di esclusione sociale; istruzione e offerta formativa; distribuzione delle risorse infrastrutturali e situazione della mobilità; distribuzione dei servizi collettivi; presenza di migranti.
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Composta da venti deputati, nominati dal Presidente della Camera, la Commissione si è costituita il 25 novembre 2016, con l'elezione del Presidente, Andrea Causin e dell'Ufficio di presidenza. Ha concluso i suoi lavori con l'approvazione della Relazione il 14 dicembre 2017 (Relatore Morassut; Doc. XXII-bis, n. 19)
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