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Negli ultimi anni, importanti cantieri sono stati avviati a Reggio Calabria, ma tra questi uno dei più significativi, e al tempo stesso problematici, è quello del ponte sul torrente Calopinace, mai definitivamente decollato.
Il ponte sul torrente Calopinace, che dovrebbe collegare la recentemente riqualificata area del Tempietto al Parco Lineare Sud, è al centro dell’attenzione a causa delle ripetute sospensioni dei lavori, che ne stanno gravemente ritardando la realizzazione.
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La vicenda ha avuto un nuovo sviluppo il 21 agosto scorso, quando la Direzione dei Lavori ha deciso di attivare una procedura di rescissione del contratto in danno dell’impresa appaltatrice, responsabile del progetto. La procedura, prevista dal Regolamento vigente in tema di esecuzione di lavori pubblici, impone una diffida e una messa in mora della parte inadempiente, concedendo un termine temporale entro il quale adempiere agli obblighi contrattuali. L’impresa, entro il termine stabilito, ha trasmesso al Comune di Reggio Calabria la documentazione necessaria per cercare di interrompere la procedura di rescissione.
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In seguito a questi sviluppi, è stato già inoltrato un invito all’impresa appaltatrice a comparire per discutere lo stato attuale dei lavori e verificare quanto effettivamente realizzato finora. Solo dopo questa fase di confronto, fanno sapere da Palazzo San Giorgio, si potrà decidere se mantenere in vita il rapporto contrattuale oppure procedere con la rescissione definitiva. Nei prossimi giorni, pertanto, si delineeranno con maggiore chiarezza le due possibili soluzioni: o una ripresa concordata dei lavori o, in alternativa, l’interruzione del contratto.
Oltre al caso del ponte sul Calopinace, un altro progetto cruciale per la città di Reggio Calabria è quello del Polo Sportivo di Pentimele. Nel mese di gennaio scorso, sono state consegnate alla società vincitrice dell’appalto integrato le aree di cantiere, affinché si potessero svolgere i rilievi strumentali necessari per la progettazione esecutiva delle opere. Parallelamente, è stata indetta la conferenza dei servizi per approvare il Progetto di fattibilità tecnica ed economica (PFTE), che rappresentava la base della gara d’appalto gestita da INVITALIA. La conferenza si è conclusa con un provvedimento di approvazione che includeva alcune prescrizioni.
Negli ultimi giorni, a seguito di questo iter, è stata affidata la progettazione esecutiva, che dovrà essere completata entro 45 giorni. Tuttavia, per accelerare l’avvio dei lavori veri e propri, è stato deciso di presentare alla Soprintendenza uno stralcio riguardante le demolizioni necessarie.
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L’autorizzazione è stata prontamente concessa, permettendo così l’inizio delle operazioni di demolizione, iniziate martedì della scorsa settimana e tutt'ora in corso. Fanno eccezione solo alcuni capannoni, in uno dei quali è stata riscontrata la presenza di materiali sospetti, probabilmente contenenti amianto. In questo caso, sarà necessario attendere l’autorizzazione dell’Azienda sanitaria provinciale per procedere con la rimozione e lo smaltimento in sicurezza.
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