Avvenire di Calabria

Bocciati i calabresi uscenti Ernesto Carbone e Stefania Covello

Renzi chiama Angela Marcianò nella segreteria nazionale Pd

Federico Minniti

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Angela Marcianò farà parte della nuova segreteria nazionale del Partito Democratico. L'assessore-tecnico, scelto da Giuseppe Falcomatà, alle delicatissime deleghe ai Lavori Pubblici e Trasparenza (senza non pochi malumori nella maggioranza in consiglio comunali) sveste i panni della professionista applicata alla politica per diventare d'emblée una delle principali azioniste del renzismo in Calabria.
Una sfida molto ostica in una terra dove le correnti sono molto forti e la guerra interna ai democratici non è mai culminata in una pace duratura.
La Marcianò sarà l'unica calabrese, a farle compagnia il vice di Matteo Renzi, Maurizio Martina, e gli altri componenti: Matteo Richetti, Matteo Ricci, Lorenzo Guerini, Andrea Rossi, Tommaso Nannicini, Roberto Giachetti, Teresa Bellanova, Giusy Nicolini, Benedetta Rizzo, Debora Serracchiani ed Elena Bonetti.
Sonora bocciatura per il renziano di ferro Ernesto Carbone, quello dei #ciaone al referendum contro le trivellazioni sul Mediterraneo (volute - tra i firmatari - anche dal "suo" governatore Mario Oliverio) e della necessità della chiusura dell'Aeroporto dello Stretto. Epurata anche la cosentina Stefania Covello, uscente delegata al Mezzogiorno del Pd, figlia del senatore dc, Franco Alberto.
Insomma in casa Pd c'è poco da stare allegri: l'unica rappresentante non è mai passata dalle urne e nemmeno da un congresso. Una scelta "tattica" quella di Renzi, accolta con buonumore (come al solito) dal segretario calabrese del Partito Democratico, che si affida ad un tweet verso il leader Renzi ringraziandolo per «aver valorizzato, ancora una volta, la Calabria».
Un cinguettìo che probabilmente non sarà preso benissimo dal gruppo Mario Oliverio-Seby Romeo.

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