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Mimmo Lucano: «In Europa porto l’umanità di Riace»
Dal ritorno alla politica attiva alla tragedia di Roccella Jonica, il sindaco di Riace piega anche come la fede l’abbia sostenuto nella sua battaglia giudiziaria.
Antonio Trifoli, il sindaco di Riace eletto in quota Lega il 27 maggio, è ufficialmente decaduto dalla sua carica. Lo ha stabilito il tribunale di Locri, confermando una decisione che era nell'aria da un po' vista l' ineleggibilità acclarata dal Viminale a settembre. Trifoli infatti era dipendente comunale, e per questo non candidabile. Ora però è ufficiale, il successore di Mimmo Lucano dovrà abbandonare la fascia da primo cittadino.
Ma come "ultimo atto" del suo mandato ha fatto chiudere un ambulatorio medico, gratuito, che offriva assistenza a migranti e cittadini indigenti. L'ambulatorio sociale "Jimuel" era formato da medici volontari che ora sono stati invitati a trasferirsi in un altro locale, che però non è abilitato. "Non abbiamo mai chiesto a nessuno la dichiarazione dei redditi - spiega Isidoro Napoli, il responsabile della struttura - aprivamo a tutti. La scelta fatta dall'amministrazione danneggia le fasce più deboli della popolazione".
Del resto, Trifoli è lo stesso sindaco che appena insediato ha fatto rimuovere da Riace i cartelli con su scritto “Paese dell’accoglienza”, sostituendoli con l'insegna all'ingresso del borgo “paese dei Santi Cosma e Damiano”. Insomma, nulla di cui stupirsi.
Dal ritorno alla politica attiva alla tragedia di Roccella Jonica, il sindaco di Riace piega anche come la fede l’abbia sostenuto nella sua battaglia giudiziaria.
Dagli ultimi drammi del mare alla “teologia della liberazione” ecco i temi approfonditi insieme all’esponente politico conosciuto in tutto il mondo per il suo modello d’accoglienza.
Tra conferme, sorprese e ritorni a catalizzare l’attenzione mediatica è senza dubbio la doppia vittoria del sindaco del modello Riace.
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