
San Sperato, il Centro di ascolto Caritas intitolato a Nuccia Reliquato Labate
La comunità parrocchiale di San Sperato ha reso omaggio alla sua instancabile testimone di solidarietà
Un luogo in cui «coltivare» la legalità e il rispetto reciproco. Rinasce il centro di aggregazione “Campo dei fiori” a Villa San Giovanni (Reggio Calabria); un’esperienza che riparte - in modo stabile, a otto anni dall’incendio che - il 6 aprile 2009 - danneggiò la struttura che all’epoca ospitava il centro gestito, oggi come allora, dalla Comunità Papa Giovanni XXIII. Le fiamme furono distruttive e l’atto - senza dubbi - fu un chiaro messaggio intimidatorio. Quei volontari che, nel silenzio, tolgono i ragazzi dalla strada andavano debilitati. La pedagogia dell’accoglienza, però, non si è fatta affievolire trasformandosi in una positiva solidarietà itinerante. Così le attività a favore dei minori a rischio sono state portate avanti senza una sede fissa.
Dopo tanto pellegrinare la prevenzione della dispersione scolastica e l’animazione socio-culturale, attraverso i laboratori di teatro, danza e riciclo creativo, da ieri hanno finalmente una casa. Via Rocco Larussa a Villa San Giovanni sarà l’indirizzo in cui poter vedere germogliare la “prossimità”. Un luogo educativo: il primo a visitarlo è stato l’arcivescovo di Reggio Calabria - Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini che ha voluto “toccare con mano” l’entusiasmo del centro aggregativo “Campo dei fiori”. «Accompagnate i giovani a “costruire la vita”; - ha detto padre Giuseppe - non dimentichiamoci quanto accaduto: questa è un’azione che erode terreno a chi semina violenza».
Uno spazio di condivisione in cui vige la logica della pedagogia dei piccoli gruppi: così per tanti giovanissimi migranti è questa l’occasione per interagire in una realtà territoriale nuova. La struttura, tra l’altro, è stata già accreditata per il Servizio civile nazionale: quattro ragazzi potranno, così, coadiuvare quanti già ordinariamente si spendono in un progetto di inclusione sociale autentico che conta già ben venti minori ospiti. La realtà del centro “Campo dei fiori” è nata nel 1995 e in questi ventidue anni ha visto tantissime storie intrecciarsi con l’impegno dei volontari.
«Il “Campo dei fiori” - ci dice Giovanni Fortugno che coordina il centro per conto della Comunità Papa Giovanni XXIII - è un laboratorio quotidiano di integrazione, luogo di pace e confronto arricchente, strumento importante di rimozione delle cause che provocano l’emarginazione sociale». Peculiare è stata la risposta assidua e appassionata della comunità di Villa San Giovanni che da sempre ha “adottato” il centro proprio in virtù del delicato servizio che espleta su un territorio in cui la “strada” spesso è usata come scuola dei disvalori della prepotenza mafiosa.
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A 29 anni dalla legge sul riutilizzo sociale, un evento per riscoprire il valore della legalità.