Avvenire di Calabria

Ricerca: Carrozza (Cnr), “l’anno prossimo vedremo impatto Pnrr”. “Colmare gap con industria”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Una “fotografia” dei settori della ricerca scientifica e dell’innovazione nel nostro Paese: è quanto emerge dai dati della quarta edizione della “Relazione sulla ricerca e l’innovazione in Italia. Analisi e dati di politica della scienza e della tecnologia”, presentata oggi a Roma presso la sede centrale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), alla presenza della presidente Maria Chiara Carrozza e del direttore del Dipartimento scienze umane e sociali, patrimonio culturale (Dsu) del Cnr Salvatore Capasso. Il documento, disponibile in forma integrale al link https://www.dsu.cnr.it/relazione-sulla-ricerca-e-linnovazione-in-italia/, è frutto della collaborazione fra l’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Cnr-Irpps), l’Istituto di ricerca sulla crescita economica sostenibile (Cnr-Ircres), e l’Istituto per gli studi sui sistemi regionali federali e sulle autonomie (Cnr-Issirfa). Esso delinea, mediante dati quantitativi, la posizione del nostro Paese rispetto al contesto internazionale, approfondendo tematiche di interesse nell’attuale dibattito sulla politica della scienza e dell’innovazione.

“Non vediamo ancora in pieno l’impatto del Pnrr sullo stato di salute della ricerca italiana, ma lo vedremo il prossimo anno”, ha detto la presidente Carrozza, aprendo i lavori. “Nel momento di profonda trasformazione che il mondo della ricerca sta attraversando a livello globale – ha aggiunto -, è particolarmente importante fermarsi a riflettere sul contesto nazionale in cui operiamo, prendere coscienza dei dati, dei ‘numeri’ e poter misurare il grado di innovazione anche in rapporto ad altre realtà internazionali”. Tra le priorità, “colmare il gap fra il mondo della ricerca e quello industriale, grazie strumenti più veloci e flessibili”.



Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: