
Tobia entra al Gom: cura e dignità per tutti
La commissaria Tiziana Frittelli: «Ascolto, accoglienza e accompagnamento sono le parole chiave per garantire dignità e diritto alla cura anche nelle situazioni complesse»
L'idillio tra Mario Oliverio e Saverio Cotticelli è già svanito. Durato, forse, soltanto il tempo dell'insediamento del Commissario alla Sanità calabrese. La rottura dei rapporti nella giornata di ieri.
Il decreto del governo nazionale sulla sanità calabrese è “un’operazione di marca prettamente coloniale” contro cui “è arrivato il momento di un sussulto”. Dalla seduta ieri, dell’assemblea è stato approvato un ordine del giorno per contestare l’adozione da parte del Consiglio dei Ministri, nella riunione del 19 aprile a Reggio Calabria, di un provvedimento che rafforza i poteri dei commissari nominati dal governo.
“Da un provvedimento straordinario sulla sanità calabrese mi sarei aspettato – ha sottolineato Oliverio – decisioni straordinarie, e invece nel decreto del governo non c’è alcuna norma che sblocca il turn over, non c’è alcuna norma che si occupi di migliorare i servizi, nessuna norma che stanzia risorse per le strutture ospedaliere. Ci sono solo norme che estendono i poteri dei commissari, anche alle nomine dei dirigenti delle aziende sanitarie”.
“Nella relazione che accompagna il decreto è scritto testualmente che si aumentano le indennità dei commissari di 50mila euro e di 20mila le spese di missione, e queste scelte – ha spiegato il governatore – si motivano con questa frase: ‘Perché è massimamente auspicabile che la scelta di questi manager venga fatta al di fuori del contesto calabrese’. E’ un fatto di una gravità inaudita, perché si criminalizzano la Calabria e gli operatori calabresi per fare un’operazione di marca prettamente coloniale. E questo è fatto con un’operazione tesa a presentare la Calabria in modo sommario come un covo di malaffare e criminalità”.
D'altro canto,inea dura della Struttura commissariale sulle assunzioni nella sanità. Come riporta Gazzetta del Sud, nonostante i tentativi della Regione di differire una misura che limiterà inevitabilmente l'erogazione dell'assistenza e dei servizi sanitari in Calabria, ieri il blocco del turnover conseguente alle risultanze negative del Tavolo Adduce è stato formalizzato e sancito con una direttiva ufficiale del commissario Saverio Cotticelli trasmessa a tutti i vertici delle Aziende sanitarie e ospedaliere, alla Commissione prefettizia che guida l'Asp di Reggio Calabria e al dirigente generale del dipartimento Tutela della Salute della Regione, Antonio Belcastro.
I responsabili delle Aziende vengono diffidati dallo stipulare «contratti dirigenziali o immissioni in ruolo di personale non dirigenziale ancorché vincitori di concorsi». Divieto assoluto anche per l'utilizzo delle graduatorie vigenti a meno che «le figure non riguardino personale ospedaliero in carico ad unità operative complesse afferenti il settore dell'emergenza-urgenza».
Cotticelli ribadisce che qualunque autorizzazione eventualmente rilasciata dalla precedente struttura commissariale «dovrà essere esaminata e valutata in ordine alla reale necessità e, successivamente, validata dalla stessa struttura commissariale». Eventuali utilizzi di graduatorie, in qualunque ruolo e profilo professionale, prive dell'autorizzazione del commissario ad acta non avranno alcun valore e comporteranno la segnalazione delle connesse responsabilità dirigenziali ai competenti organi di giustizia penali e contabili, ai quali verranno pure segnalati comportamenti difformi dalla direttiva.
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