Avvenire di Calabria

In tutto 14 le ordinanze di custodia cautelare eseguite nell'ambito di un'indagine più complessa contro la cosca di 'ndrangheta Araniti

Scambio elettorale politico-mafioso, indagati il sindaco Falcomatà, il consigliere regionale Neri (FdI) e il capogruppo Pd al Comune Sera

L'indagine riguarderebbe presunti illeciti commessi in occasione delle elezioni regionali del 2020 e del 2021 e delle elezioni comunali a Reggio del 2020

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

I Carabinieri del ROS, con il supporto in fase esecutiva del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria e dello Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori” Calabria, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare del Tribunale di Reggio Calabria, emessa su richiesta della locale Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo, diretta dal dottor Giovanni Bombardieri.

L'ordinanza è stata eseguita nei confronti di 14 persone, di cui 7 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 3 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Queste persone sono indiziate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, reati elettorali, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.

«Le indagini sono ancora in fase preliminare e sono fatte salve diverse valutazioni nelle fasi successive del procedimento», spiegano gli inquirenti.

Le indagini

Le indagini, condotte dal ROS sotto la direzione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, si sono concentrate sulla cosca “Araniti”, egemone nel territorio di Sambatello (RC), ed avrebbero consentito di delinearne gli assetti, le attività estorsive in danno di appalti pubblici, l’ingerenza nella conduzione della discarica di “Sambatello” attraverso l’imposizione, alle ditte di volta in volta impegnate nella gestione dell’impianto, del personale da assumere e le relazioni con le omologhe consorterie criminali attive nei territori confinanti di Diminniti e Calanna.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


È stato inoltre documentato - informano gli inquirenti - «lo stringente controllo esercitato sul territorio che ha portato finanche alla limitazione dell’attività venatoria nell’area agreste della frazione».

Il tentativo di condizionare il voto in alcuni seggi

Le indagini, avviate nel 2019, avrebbero inoltre permesso di «acquisire elementi sintomatici del condizionamento delle elezioni presso alcuni seggi elettorali per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria (nel 2020 e nel 2021) e del Consiglio Comunale di Reggio Calabria (nel 2020).

In particolare, uno degli indagati raggiunto da provvedimento restrittivo, legato da vincoli di parentela ad esponente apicale della cosca Araniti, con il fine di sostenere i candidati di interesse avrebbe alterato - con la complicità di scrutatori compiacenti - le operazioni di voto, procurandosi le schede elettorali di cittadini impossibilitati a votare ed esprimendo, in luogo di questi ultimi, la preferenza in favore dei candidati sostenuti.

Il citato indagato, dopo i positivi esiti elettorali, avrebbe ottenuto dai politici eletti nomine nell’ambito di enti pubblici o come professionista esterno.

I nomi dei politici indagati

L’Ufficio di Procura, con riferimento agli episodi di ipotizzato condizionamento delle competizioni elettorali, si legge nella nota di procura e carabinieri, «ha avanzato richiesta di applicazione di misura cautelare per il delitto di scambio elettorale politico – mafioso, oltre che su soggetti legati alle articolazioni mafiose operanti nell’ambito cittadino, anche a carico di un Consigliere della Regione Calabria e di un Consigliere del Comune di Reggio Calabria.

Si tratta del Consigliere regionale e capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Campanella, Giuseppe Neri e dell'attuale capogruppo PD al consiglio comunale di Reggio Calabria, Giuseppe Sera.

Il GIP del Tribunale di Reggio Calabria ha rigettato la richiesta cautelare ed avverso questo provvedimento l’Ufficio di Procura proporrà appello.

Indagato anche il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà

Nel procedimento penale risulta indagato, sempre per il «reato ex art. 416 ter codice penale, anche il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, nei confronti del quale, tuttavia, non era stata avanzata richiesta cautelare non avendo ritenuto  compiutamente integrati per lo stesso tutti i presupposti legittimanti».


Adesso siamo anche suWhatsAppnon perdere i nostri aggiornamenti: VAI AL CANALE


Il procedimento - precisa la Procura - «è in fase di indagine e gli indagati, attinti da misura cautelare e destinatari di informazioni di garanzia, sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza di condanna divenuta irrevocabile e che la loro responsabilità verrà vagliata dal giudice competente».

Articoli Correlati