
La Messa in suffragio del Papa sarà giovedì in Cattedrale a Reggio
L’arcivescovo della Diocesi di Reggio Calabria – Bova, monsignor Fortunato Morrone parteciperà alla celebrazione esequiale
Forza e semplicità. Sono questi i termini che ispira la vita di San Giovanni Battista e che si sono ritrovati – come da tradizione - nella Festa a lui dedicata a Scilla dal 22 al 24 giugno scorsi. La forza di un messaggio capace di pre-annunciare al mondo la dirompente e irreversibile Nuova Stagione della venuta di Cristo e la semplicità di una vita che è sempre andata all’essenziale, nelle esigenze morali e spirituali come in quelle materiali, non deflettendo neanche di fronte alla lama crudele del martirio in nome della Verità.
S’è iniziato venerdì 22 con la traslazione della Statua del Santo alla «chiesa-baracca» a lui dedicata di fatto da quando fu donata dal Papa San Pio X a ogni comunità ferita dal terremoto del 1908 e fu arredata da beni artistici provenienti prevalentemente dalla chiesa antica del Santo, sorgente in piena campagna e quasi completamente distrutta dal sisma. Pur in parte modificata a partire dagli anni ’70 per impedirne la completa usura, in particolare con l’erezione in muratura della facciata principale, essa rimane uno degli ultimi esempi di quelle chiesette donate dal Papa e che dovevano servire a non interrompere la vita delle comunità cristiane nei mesi dell’emergenza e poi nei primi anni della faticosa ricostruzione. Proprio per questo straordinario valore di testimonianza storica della fede di un popolo - come del suo Supremo Pastore terreno - e insieme della tenacia a riprendere il cammino della vita dopo le più gravi sciagure mantenendo intatta questa fede, meno di dieci anni fa l’arciprete di Scilla e Favazzina don Francesco Cuzzocrea, assieme al gruppo parrocchiale dei volontari che operano per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, ha trovato ampia adesione popolare all’idea di tutelare e valorizzare con un restauro completo questo singolare manufatto, coinvolgendo le competenti autorità ministeriali. Una scelta coraggiosa che deve fare i conti con la tempistica «elefantiaca» della burocrazia, ma che ha avuto il pregio di accendere i riflettori su un periodo storico doloroso ma anche significativo della capacità di reazione del popolo calabrese, riaccendendo memorie familiari e animando la partecipazione popolare con le offerte.
L’arcivescovo della Diocesi di Reggio Calabria – Bova, monsignor Fortunato Morrone parteciperà alla celebrazione esequiale
L’arcivescovo di Reggio Calabria – Bova e presidente della Cec invita la comunità a unirsi nella preghiera ricordando la celebrazione in Cattedrale venerdì 25 aprile alle 18
La diocesi di Reggio Calabria – Bova partecipa con profonda commozione al lutto della Chiesa
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