
Il progetto “I Walk the line” fa strike al bowling
Versace e Mantegna: «Un momento conviviale che diventa occasione di crescita collettiva» Una giornata pre
Il Laboratorio UrbanLab sta lavorando secondo un approccio spaziale per una nuova naturalità delle aree urbane
Si è tenuto, presso Palazzo Alvaro a Reggio Calabria, il secondo incontro del Comitato d’indirizzo del progetto BiodiverCity, coordinato dal Consigliere metropolitano delegato all’Ambiente Salvatore Fuda. La riunione ha rappresentato un’occasione per condividere gli esiti del progetto e la programmazione degli appuntamenti futuri. Nonché per valutare le modalità di un prosieguo del progetto, essendo stato concepito UrbanLab per essere uno strumento permanente.
Tutti gli intervenuti, infatti, hanno concordato nel ritenere il progetto BiodiverCity un’opportunità di accompagnamento per le amministrazioni e i tecnici comunali, nonché per i professionisti. In un processo culturale verso un nuovo approccio alle infrastrutture verdi. Sono state presentate le attività di confronto svolte attraverso i Forum. La costruzione di una repository quale archivio di buone pratiche nazionali e internazionali, riferite, in particolare, al rapporto tra verde privato e governo comunale di quello che può intendersi come patrimonio collettivo. Altri esiti illustrati sono quelli riferibili agli scenari di indirizzo in corso di redazione sotto forma di linee guida. Censimento delle specie e dei parametri tecnici per il loro utilizzo in ambito urbano, di proposte progettuali per precise aree emblematiche. Come, per esempio, i grandi parcheggi delle cittadelle della formazione, della salute o dei grandi nodi della mobilità urbana.
Il Laboratorio UrbanLab sta lavorando secondo un approccio spaziale per una nuova naturalità delle aree urbane finalizzato a fronteggiare condizioni climatiche sempre più estreme e aride per le nostre latitudini. In realtà geografiche che richiederanno sempre di più oculatezza per l’utilizzo delle scarse e preziose risorse idriche. Diviene fondamentale anche la scelta di soluzioni che richiedano un livello contenuto di cura e manutenzione. E al contempo saper creare team di giardinaggio della città metropolitana idonei ad operare anche nelle aree verdi private, che concorrono al patrimonio complessivo delle infrastrutture verdi. E che sono lasciate alle cure dei proprietari, che se ne assumono oneri e responsabilità.
PER APPROFONDIRE: Il liceo Tommaso Gulli in visita a Palazzo San Giorgio
Durante l’incontro è stata illustrata, inoltre, l’articolazione del quarto Forum, in programmazione per il 20 febbraio 2025, dal titolo “Infrastrutture verdi per la cultura del paesaggio urbano. Verso un atlante dei servizi ecosistemici della Città Metropolitana di Reggio Calabria”, che sarà ospitato, dalle 9 alle 13, nell’Aula Magna “L. Quaroni” dell’Università Mediterranea.
Versace e Mantegna: «Un momento conviviale che diventa occasione di crescita collettiva» Una giornata pre
L’Ateneo reggino entra a far parte di una rete internazionale impegnata nello sviluppo di un’intelligenza
Realizzato con fondi destinati al sociale, contribuirà ad una migliore conoscenza della disabilità visiva Il