Vi proponiamo la testimonianza diretta dei seminaristi del VI anno durante il viaggio che, dopo giorni di viaggio, oggi li ha condotti a Betlemme.
La giornata di sabato è iniziata a Betfage nel santuario delle Palme, dove Gesù ha iniziato il suo cammino verso Gerusalemme nell'esultanza della folla osannante. Ci siamo recati alla Chiesa del Pater Noster dove il Signore ha insegnato la preghiera cristiana per eccellenza, il Padre Nostro. Attraversando l'Orto degli Ulivi nel Getsemani, abbiamo visitato la Basilica dell'Agonia, luogo della sofferenza e della preghiera di Gesù.
Dopo questi momenti comunitari, siamo arrivati quindi nella grotta del Getsemani dove è si è tenuto il tradimento di Giuda. Lasciando la Basilica, siamo scesi poi nella tomba vuota della Madonna, luogo della sepoltura e dell'Ansunzione della Vergine, ai piedi del Monte degli Ulivi. Nel resto della giornata visitail Monte Sion: tomba di Davide, Cenacolo, Galli Cantus. Tra fascino e preghiera, stiamo toccando le meraviglie della Città Santa.
Domenica, nell'ultima gionata del nostro pellegrinaggio nel cuore di Gerusalemme, abbiamo visitato il cuore della città: il luogo sul quale era costruito il tempio antico. Al tempo di Gesù, questo tempio era il centro dell'unificazione della fede ebraica e Gesù stesso lo frequentava. A pochi metri della piscina di Betzaeta abbiamo visitato la chiesa Sant’Anna nella quale abbiamo rinnovato il nostro affidamento alla Madonna.
Con grande emozione abbiamo visitato il luogo della flagellazione e della condanna di Gesù. Al muro del pianto ognuno di noi, nel silenzio ha pregato per la Pace nel mondo e soprattutto nei territori israeliani e palestinesi. Infine il Santo Sepolcro: è stata grande la nostra gioia nel gustare il profumo del Risorto chiedendo anche il dono “dell'Amore più Grande”. Subito dopo abbiamo incontrato il vescovo emerito che ci ha incorragiato con le parole seguente: “Giovani siete una grazia l'uno per l'altro, abbiate coraggio e non abbiate paura di percorrere la via della sequela è Gesù che vi ha chiamati sapendo i vostri limiti. Imparate ad ascoltare profondamente ogni giorno nella vostra vita per essere felici.” Nel corso della messa di redimento di grazie nella basilica patriarcale dei latini, Monsignore Santoro, Rettore del seminario ci ha lasciato qualche parola di riflessione: “Abbiamo consegnato tutto nelle mani del Signore, egli è la vita nella nostra vita”. Dunque ci ha suggerito di tornare a casa con “la pace del cuore”, la pace che si acquisisce scegliendo Gesù come il bene assoluto.