Avvenire di Calabria

Sui servizi psichiatrici il presidente del Consiglio regionale accoglie l'appello del vescovo di Reggio Calabria

Arruzzolo: «Non resti inascoltato l’invito di monsignor Morrone»

di Redazione web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Servizi psichiatrici. «Non può restare inascoltato il monito del vescovo di Reggio Calabria, monsignor Fortunato Morrone, così come l’appello delle famiglie degli utenti di enti e cooperative psichiatriche». È quanto dichiara il presidente del Consiglio regionale Giovanni Arruzzolo intervenendo sulle problematiche che sta attraversando il settore dei servizi psichiatrici in Calabria e, in particolar modo, in provincia di Reggio.

Serve un'intervento immediato

«Ci attiveremo - ancora Arruzzolo - affinché il commissario Longo e il presidente facente funzioni Spirlì possano favorire una risoluzione immediata; perché ormai è da troppo tempo che questa situazione di disagio, per lavoratori, pazienti e famiglia, persiste».

Garantire i servizi psichiatrici vicino casa

«Garantire ed assicurare nella propria regione le cure per pazienti psichiatrici non è solo una questione irrinunciabile di diritti sanitari, ma è un dovere istituzionale che deve impegnare la Regione Calabria a colmare questo colpevole ritardo» continua Arruzzolo. Non è ammissibile, aggiunge, che «i familiari dei pazienti reggini e calabresi, siano costretti ad emigrare per aver garantiti i livelli essenziali di assistenza per i loro cari».

Serve un fronte comune istituzionale

«Gli uomini impegnati, a tutti i livelli, nelle istituzioni – conclude il presidente del Consiglio regionale – possano lavorare alacremente e nella stessa direzione per arrivare alla più immediata ed esaustiva risposta per i lavoratori e gli utenti delle strutture psichiatriche calabresi. Perché, come sostiene monsignor Morrone siamo tutti chiamati a dare una risposta di civiltà e di buon senso».

Articoli Correlati