Avvenire di Calabria

Ieri l'appello dell'arcivescovo Morrone a cui ha fatto seguito un vertice istituzionale alla Cittadella regionale

Servizi psichiatrici, da Catanzaro passo in avanti

di Redazione web

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Servizi psichiatrici, continua presso la sede dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria di Coop, lavoratori e familiari degli utenti, in attesa di garanzie certe, rispetto all’accordo raggiunto ieri a Catanzaro, nel corso di una riunione ospitata alla Cittadella con il commissario alla salute, Longo e a cui ha preso parte fra gli altri anche il commissario dell’Asp reggina, Gianluigi Scaffidi. Accordo che prevede il versamento di una parte di spettanze pregresse e l’avvio delle procedure dell’accreditamento.

Al di là degli aspetti politico-burocratici, la vicenda legati ai servizi psichiatrici in Calabria e in particolar modo a Reggio, ha fin qui assunto le pieghe di una vera e propria emergenza sociale, per l’impossibilità di poter garantire cure necessarie in loco agli utenti e, di conseguenza, supporto alle rispettive famiglie, costrette a farsi carico, il più delle volte, di veri e propri viaggi della speranza anche fuori regione.

Famiglie, ma anche lavoratori, che hanno apprezzato la ferma presa di posizione dell’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, monsignor Fortunato Morrone, il quale, venuto a conoscenza delle condizioni di particolare disagio in cui versano le persone bisognose di cure psichiatriche, proprio nella giornata di ieri ha chiesto alle istituzioni e agli enti preposti di garantire a queste persone le dovute cure nella loro terra di Calabria. «Credo – le parole del vescovo – che gli uomini e le donne di buona volontà delle nostre Istituzioni possano trovare la giusta soluzione affinché questi nostri fratelli bisognosi possano essere curati qui in Calabria. Davanti a questo grido di sofferenza che ci viene consegnato dalle famiglie dei malati psichiatrici, non possiamo voltarci dall’altra parte. Siamo chiamati a dare una risposta di civiltà e di buon senso».

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