
Reggio Calabria, il 27 aprile concerto in onore di San Giorgio e Papa Francesco
Presso San Giorgio Extra, il secondo evento della rassegna “Musica al Centro” 2025: un intreccio tra spiritualità, polifonia sacra e cultura calabrese.
L'associazione Piccola Opera Papa Giovanni rinnova l'offerta di posti per i volontari del Servizio Civile. Saranno in tutto 42 i volontari che potranno coadiuvare la storica associazione reggina nella sua opera di assistenza. C'è tempo fino alle 14 del 10 febbraio per presentare la domanda. Per maggiori informazioni i candidati possono visitare il sito della Piccola Opera.
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I posti disponibili sono 4 per ogni struttura gestita dall'associazione, ad eccezione di quelli nel Centro Kairos di Bianco, che sono solo 2. Quattro volontari dunque potranno coadiuvare le attività in strutture come la Casa accoglienza di Reggio Calabria, la Casa Famiglia di Melito Porto Salvo, il Centro diurno Fondo Versace a Reggio, il Centro diurno Tripepi Mariotti sempre nel capoluogo, il centro Nadia Vadalà a Melito, la Comunità alloggio Casa Gullì nella città dello Stretto, la Casa Cassabile e la Casa Corigliano di Villa San Giovanni e la Casa ospitalità di Reggio. Quattro ulteriori posti sono disponibili alla direzione dell'ente.
Nel 1968 la Piccola Opera comincia un'avventura che ancora oggi continua al servizio dell'altro, del diverso che non è una persona da scartare o ignorare: è un fratello da servire e onorare nella sua particolare situazione. Per molti tale servizio è la coerente traduzione di una visione della vita illuminata dalla fede in Cristo Risorto. Per tutti, soci, operatori, volontari, l’accoglienza delle persone in difficoltà e la realizzazione di servizi che rispondano alle loro esigenze, è la concreta incarnazione dei valori della giustizia e della solidarietà. In questi anni la conoscenza diretta di tante persone disabili in difficoltà e delle loro famiglie ha consentito al personale della Piccola Opera di leggerne ed in qualche modo capirne le complesse problematiche: dalla loro nascita, con la fatica dei genitori ad accettarli così come sono come dono; all’integrazione scolastica e lavorativa; alla difficoltà di accedere ai servizi, soprattutto per quelli che abitano lontani dalla città dove sono concentrati quasi tutti i centri di riabilitazione.
Don Italo Calabrò, sacerdote reggino, nato il 26 settembre del 1925, ordinato il 25 aprile del 1948, e deceduto il 16 giugno del 1990 dopo una dura malattia che, in tre mesi, lo ha consumato, è il fondatore della Piccola Opera Papa Giovanni. “All’improvviso, nel mese di aprile 1990, il Signore mi ha chiaramente avvertito che la mia giornata volgeva rapidamente al declino” Sono le parole con le quali don Italo Calabrò inizia il suo testamento spirituale, scritto il 9 giugno 1990, pochi giorni prima della sua morte.
Nel 1968, coinvolgendo un gruppo di suoi studenti dell’Istituto Tecnico Industriale “A. Panella” ed altri giovani, don Italo Calabrò avvia la Piccola Opera Papa Giovanni con l’accoglienza di 6 giovani disabili. Proprio alla fine degli anni sessanta alcuni familiari di disabili si rivolsero all’Arcivescovo di Reggio, Giovanni Ferro, per chiedere un suo intervento: essi desideravano che per i loro figli si potesse fare qualcosa di più e di meglio e soprattutto chiedevano che non finissero dentro le mura del manicomio.
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