Avvenire di Calabria

Al via ieri la due giorni di esercitazioni per la gestione delle emergenze che coinvolge le due aree metropolitane di Reggio e Messina

Sisma nello Stretto oggi, quali effetti sui collegamenti via mare?

Particolare attenzione è riservata alla gestione delle emergenze legata alla viabilità stradale e autostradale e ai collegamenti marittimi

di Redazione Web

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Cosa accadrebbe se si dovesse registrare un terremoto nello Stretto di un'entità simile a quello registrato nel 1908? Che effetti avrebbe sulla viabilità di strade e autostrade delle due sponde, calabrese e siciliani, e quale impatto sui collegamenti marittimi? Sono solo alcuni degli scenari che saranno analizzati nel corso della tre giorni di esercitazione "Sisma dello Stretto 2022".

La gestione di un evento sismico e della successiva allerta tsunami, il soccorso a un treno fermo nella galleria Peloritana di Messina, l’assistenza ai passeggeri sulle navi di RFI da Villa San Giovanni e Messina in seguito al pericolo maremoto, la gestione della viabilità sulle autostrade e sulle strade statali interessate da frane e crolli.


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Sono alcuni degli scenari su cui il Gruppo FS Italiane è impegnato nella tre giorni di esercitazione “Sisma dello Stretto 2022” in programma fino a domenica 6 novembre nelle province di Messina e Reggio Calabria. L’esercitazione, coordinata dal Dipartimento della protezione civile, d’intesa con le Regioni Sicilia e Calabria e le Prefetture di Reggio Calabria e Messina simula un terremoto di magnitudo 6 con un significativo livello di impatto su abitazioni e popolazione, e capace di innescare frane e maremoti sulle coste di Calabria e Sicilia

Obiettivo dell'esercitazione: testare la gestione dell'emergenza

L’obiettivo è quello di testare la risposta operativa del Servizio Nazionale della protezione civile e di sperimentare il nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione IT-alert. Tra i protagonisti dell’esercitazione, con il Gruppo FS Italiane, i Comuni delle province di Reggio Calabria e Messina, le Regioni Calabria e Sicilia, gli Enti territoriali, i Vigili del Fuoco, le Forze di Polizia, le Forze Armate, il Volontariato Organizzato di Protezione Civile, la comunità scientifica, le società fornitrici di servizi essenziali.

Il “finto” terremoto alle 10 del 4 novembre: l’emergenza, secondo quanto prevede la simulazione, riguarda, tra i vari aspetti, anche la circolazione ferroviaria e stradale in Calabria e Sicilia e marittima tra le due Regioni.  FS, e le società del Gruppo coinvolte, hanno infatti tra gli obiettivi la verifica dei punti di accesso al territorio e la loro transitabilità, la verifica le infrastrutture come ponti, viadotti, rete ferroviaria e stradale, la verifica dello stato di agibilità di stazioni, impianti, officine, edifici, le procedure di soccorso e assistenza ai viaggiatori presenti a bordo dei treni, delle navi e delle infrastrutture e le procedure di informazione ai viaggiatori, la verifica delle procedure da attivare in coordinamento con gli enti deputati al soccorso e all’emergenza.

Sisma nello Stretto, gli scenari possibili

Diversi gli scenari in cui FS è impegnata: alle 10 del 4 novembre è iniziata la gestione dell’evento sismico, con la conseguente sospensione della circolazione ferroviaria, l’evacuazione delle stazioni e la messa in sicurezza di viaggiatori e personale.  Alle 15 del 4 novembre la simulazione dell’evacuazione dell’edificio V.O di Reggio Calabria per la verifica del Piano di Emergenza. Nella notte tra il 4 e il 5 novembre l’esercitazione ha riguardato il soccorso a un treno passeggeri fermo in seguito al sisma nella galleria dei Peloritani, sulla linea ferroviaria Messina-Palermo, con a bordo volontari di protezione civile.


PER APPROFONDIRE:


Il 5 novembre tocca al trasporto marittimo, con la simulazione del soccorso ai passeggeri volontari di protezione civile, a bordo di una nave del Gruppo in viaggio nello Stretto di Messina così da verificare il Piano di Emergenza interno della nave a seguito dell’allerta arancione per rischio tsunami.

Nella simulazione le invasature del porto e il sottopasso di Villa San Giovanni saranno sommersi dall’acqua, così da rendere impossibile far sbarcare i passeggeri. Sul fronte stradale, invece, l’esercitazione riguarda, tra le altre, le verifiche e l’attivazione del piano di soccorso e viabilità in seguito all’interruzione (simulata) dell’Autostrada A2, in Calabria, della SS18 dove è simulata una frana nel comune di Scilla e sui Ponti Messinese e Briga, in Sicilia sulla Strada Statale 113 Settentrionale Sicula.

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