Avvenire di Calabria

Sovraindebitamento e usura: Roma, aumenta la richiesta di aiuto da parte delle famiglie “produttive”

di Redazione Web

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Sono 812 le richieste di aiuto per sovraindebitamento pervenute tra il 2020 e il 2023 alla Fondazione Salus Populi Romani istituita nel 1995 dalla diocesi di Roma per volere di don Luigi Di Liegro. Il 75,5% delle persone che si sono rivolte all’organismo provengono principalmente da Roma e hanno un’età compresa tra i 46 e i 55 anni (34%) e tra i 56 e i 65 anni (29,4%). Nel 52% dei casi si tratta di uomini e nel 48% di donne.

Il 41,7% dei richiedenti ha un lavoro a tempo indeterminato, il 17,9% è in pensione, il 16% è lavoratore autonomo e il 9,1% non ha entrate. Riassumendo, quelle schiacciate dai debiti sono le famiglie “produttive” del Lazio, quelle che hanno un lavoro dipendente, una casa in affitto (o in molti casi di proprietà) e figli a carico. È quanto emerge dal primo Rapporto di attività della Fondazione la cui missione è difendere quanti, impossibilitati ad accedere al credito bancario, rischiano di cadere nella trappola dell’usura e dell’esclusione sociale. Intitolato “Ripartire si può”, il volume di 76 pagine è strutturato nelle tre parole chiave “ascolto, compassione e servizio” ed è stato presentato questa mattina, venerdì 9 febbraio, alla Cittadella della Carità Santa Giacinta. Delle 812 richieste giunte, 558, riferibili al periodo 2020-2022, sono state esaminate nel dettaglio, per un totale di 1.800 posizioni debitorie analizzate e un valore complessivo di oltre 37 milioni di euro, dei quali circa 22 milioni di debiti non rateizzati.

Drammatico l’impatto sociale del problema se si considera che sono 304 i minori e 1096 gli adulti a rischio di esclusione sociale a causa del sovraindebitamento. Sfogliando il rendiconto della Fondazione, che opera in stretta collaborazione con la Caritas diocesana e con le comunità parrocchiali e religiose della diocesi, si scopre un altro dato significativo riferibile alla prevalenza di nuclei monogenitoriali con a capo una donna (39%). Le donne sono anche più numerose quando nel nucleo monogenitoriale ci sono altri adulti (14,6% contro il 4,1% degli uomini), come per esempio anziani da assistere. Anche nel caso di persone sole, le donne single sono più colpite degli uomini dal problema del sovraindebitamento (32% contro il 25%). Per quanto riguarda l’abitazione, il 40,9% dei richiedenti è proprietario di casa (il 17,2% con mutuo), il 46,6% è in affitto da privati e il 5,2% è in alloggi Ater. In un caso su tre l’impegno economico per l’abitazione è “importante, grave o severo”.



Fonte: Agensir

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