Avvenire di Calabria

Stragi di mafia, un appuntamento promosso da Reggio non Tace a Reggio Calabria

di Redazione Web

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"Un'auto-bomba, fatta esplodere con il telecomando a distanza, secondo le tecniche sofisticate della guerriglia, ha seminato morte e distruzione - Assassinati il capo dell'ufficio istruzione del tribunale palermitano (centro delle più importanti inchieste), due carabinieri i e il portinaio - Venti feriti, tra cui un bambino. Pertini: “L’Italia saprà reagire”.


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Questo l’esordio dell’Unità, giorno 30 luglio 1983, che racconta la strage mafiosa, nella quale furono uccisi il dr. Rocco Chinnici, il magistrato che ha inventato il pool antimafia, Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta, carabinieri della scorta, e il portiere dello stabile in cui abitava il giudice, il signor Stefano Li Sacchi.

Quest’anno, a 40 anni di distanza da questo terribile episodio della storia italiana, il movimento Reggionontace vuole fare memoria, tenendo presente anche l’altro momento drammatico, quello del 19 luglio, in cui, 31 anni fa, in via D’Amelio, persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli.

Per questa occasione abbiamo deciso di far intervenire il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, dr. Giovanni Bombardieri. Con lui avremo la possibilità non solo di ricordare i tempi oscuri di quelle stragi di Stato, ma di mettere a fuoco l’attuale situazione, alla luce non solo delle sentenze che hanno consegnato alla storia una verità, ma di come si sta orientando la magistratura nel suo servizio allo Stato.

Reggionontace è stata sempre attenta a non ridurre la riflessione sul contrasto alla criminalità ad “un affare per addetti ai lavori”, ma si è sempre schierata come ‘scorta civica’ della Procura. E a proposito di questa definizione, abbiamo pensato di dare voce ad alcuni uomini della scorta del Procuratore: a loro chiederemo una testimonianza, proprio per sottolineare e far conoscere che ci sono persone che, nel silenzio e nel sacrificio quotidiano, mettono a disposizione la loro vita per la sicurezza di chi è impegnato in prima linea contro le mafie.

Ricordiamo che il nostro incontrarci si ispira all’appello di Paolo Borsellino: “La lotta alla mafia dev'essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.

Con queste parole, invitiamo i cittadini, specialmente quelli più giovani, a partecipare all’incontro che si svolgerà nel Cortile degli Ottimati (ingresso via Mons. G. Ferro 4, vicino alla Procura generale) venerdì 28 luglio 2023 alle ore 19.30. Non trascuriamo di formare la nostra coscienza in vista di un mondo in cui è fondamentale sentirci fratelli tutti!

Il movimento Reggio Non Tace

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