
Tagli ai piccoli comuni, a rischio i servizi essenziali in Calabria
Il sindaco di San Ferdinando, Gianluca Gaetano, sulle restrizioni imposte agli enti medio-piccoli dall’ultima legge di bilancio.
«Provo un senso di desolazione per quello che è successo e non doveva succedere». Lo ha detto il vescovo di Oppido-Palmi, monsignor Francesco Milito, entrando nella tendopoli/baraccopoli di San Ferdinando. Il vescovo ha poi camminato a lungo tra le baracche bruciate, accompagnato dai volontari della diocesi che da anni, da soli, accompagnano i migranti. «Dobbiamo smetterla di parlare di emergenza - ha denunciato Milito -. Emergenza è qualcosa di imprevedibile. Ma dopo tanti anni dobbiamo invece parlare di integrazione». Questi, ha aggiunto il vescovo rivolgendosi ai migranti, «sono fratelli che hanno bisogno. Le migrazioni ci sono sempre state, anche per noi italiani, ma c'era sicurezza sia alla partenza che all'arrivo. È possibile che oggi non si riesca a fare come allora?». E anche quello che si fa è poco, accusa ancora Milito. «Ci vuole qualcosa in più della presa di coscienza. Non ci può essere un'emergenza continua e non si può caricare tutto sulla nostra comunità. Se no questi drammi si ripeteranno. Tocca allo Stato continuare la sua opera portandola a compimento. Questa non è una tendopoli, parola troppo gentile, è plasticopoli, cartonopoli».
Il sindaco di San Ferdinando, Gianluca Gaetano, sulle restrizioni imposte agli enti medio-piccoli dall’ultima legge di bilancio.
Lunedì 3 marzo il presidio per chiedere la chiusura del ghetto e promuovere un modello di inclusione abitativa ispirato all’esperienza di Riace
L’evento, in programma il 21 febbraio a Palazzo San Giorgio, darà spazio a interventi istituzionali, esperti del settore e testimonianze dirette per valorizzare il ruolo della lingua nell’inclusione sociale.