Avvenire di Calabria

Terra Santa: Custodia, la Via Crucis degli studenti delle scuole cristiane. La preghiera per il Papa e l’appello per il ritorno dei pellegrini

di Redazione Web

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La parola “speranza” e il volto di Papa Francesco in tanti cartelli colorati di oltre 500 bambini e ragazzi che lo scorso 14 marzo hanno percorso la Via Dolorosa a Gerusalemme per l’annuale Via Crucis degli studenti delle scuole cristiane della città. Lo riferisce il sito della Custodia di Terra Santa. Per l’occasione si è pregato per la salute del Papa e per fra Ayman, vice-parroco di Gerusalemme, ferito in modo grave in un recente incidente stradale. I partecipanti hanno camminato portando al collo sciarpette bianche con il simbolo del giubileo al centro di una croce rossa. Durante il percorso anche un grande disegno di Papa Francesco che tiene per mano due bambini. Padre Ibrahim Faltas, responsabile delle scuole della Custodia, ha spiegato così l’iniziativa: “Sappiamo quanto il Papa ci vuole bene. Non dimentichiamo tutti i suoi appelli per la Terra Santa, la sua vicinanza, in particolare ai bambini. Anche loro lo sanno bene. Per questo hanno voluto fare questi disegni, per mostrare al Papa il loro affetto in questo momento difficile”. La parola ‘pace’ è risuonata durante tutta la Via Crucis: “Oggi viviamo in un mondo dove ci sono tante, troppe guerre”, ha detto il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton. “Gesù ci insegna che sono beati quelli che operano per la pace, i miti e i misericordiosi, a non rispondere alla violenza con la violenza; e che dobbiamo avere un cuore come il suo, che è talmente grande da perdonare anche chi lo uccide”. Alla Via Crucis era presente una delegazione dalla Regione Umbria (Italia), con la presidente Stefania Proietti, e il rettore dell’Università di Perugia, Maurizio Oliviero. Un modo per confermare il legame con questa terra e riprendere i fili di una cooperazione che, con la pandemia prima e la guerra poi, si è in parte interrotta. “Siamo qui per costruire, insieme alle scuole di Terra Santa, un progetto che vede coinvolti più di 50 atenei italiani, per creare borse di studio per i giovani di questa terra” ha detto il rettore dell’Università di Perugia. “Vogliamo investire sulle loro menti, sulla loro forza ed energia. Saranno loro a regalarci un mondo migliore”. La presidente della Regione ha sottolineato la “lunga tradizione di cooperazione” con i palestinesi, con attività di trasferimento tecnologico e di alta formazione. “Vorremmo riprendere le fila e creare una diplomazia dal basso, attraverso l’istruzione, investendo sui giovani, creando percorsi di speranza e di pace”. “È importante – ha aggiunto – riprendere i pellegrinaggi: i pellegrinaggi sono possibili e generano economia ma anche speranza, perché le popolazioni non si sentono sole. Noi crediamo fortemente nella pace, nel dialogo, nella condanna del terrorismo, e crediamo in una pace possibile proprio a partire da questi giovani”. Da qui l’appello del Custode per la ripresa dei pellegrinaggi: “Il mio appello è a tornare in pellegrinaggio, a non avere paura: ci sono piccoli gruppi che vengono ma è importante che i cristiani si rimettano in movimento per manifestare vicinanza ai cristiani di Terra Santa e dare anche un sostegno economico”. L’altro appello è stato quello a “vivere la solidarietà, in particolare attraverso la Colletta del Venerdì Santo, condividendo a livello economico, con generosità. Se il sostegno della comunità cristiana si fa sentire, per noi sarà meno difficile portare avanti la nostra missione”.

Fonte: Agensir

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