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“Come cristiani inseriti nella storia sappiamo che il Regno di Dio si realizzerà nonostante la continua azione diabolica di sabotaggio. Non siamo degli ottimisti ingenui ma nella Pasqua di Gesù abbiamo ricevuto in dono la speranza. Conosciamo anche l’azione del diavolo e ne riconosciamo gli effetti ma siamo certi che non prevarrà sull’azione di Cristo”. Nella sua riflessione al Vangelo della Domenica, la prossima domani 23 luglio, diffusa sul sito della Custodia, padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa, parlando della parabola del seminatore che “semina buon grano, con il suo nemico che semina zizzania, i servi del seminatore e i mietitori” propone un raffronto con la Chiesa: “A livello ecclesiale – dice il Custode – sappiamo che nelle nostre comunità e anche nella Chiesa universale c’è di tutto, ci sono gli impegnati assidui e generosi, ci sono i pigri e ci sono perfino i sabotatori. Sappiamo che nella Chiesa c’è chi si spende in silenzio fino a dare la vita e c’è chi ne fa di tutti i colori. Ciononostante, non ci dobbiamo lasciar prendere da un malinteso zelo che vorrebbe una Chiesa tutta di puri. Se Dio è paziente quale diritto abbiamo noi di diventare impazienti?”. Le parabole di questa domenica, conclude padre Patton, “sono allora occasione di riflessione per tutti noi: vescovi, parroci, membri dei consigli pastorali, catechisti, responsabili di comunità religiose e movimenti ecclesiali, semplici parrocchiani… In ognuna delle nostre realtà c’è grano buono e zizzania, questo non ci deve stupire né scandalizzare e dobbiamo evitare la tentazione di volerci sostituire a Dio nell’anticipare l’ora del giudizio finale, proprio perché anche la zizzania potrebbe trasformarsi in grano buono”. Le riflessioni del padre Custode, contenute nella rubrica “In ascolto della Parola”, sono frutto di una collaborazione con il settimanale diocesano di Trento, “Vita Trentina”.
Fonte: Agensir