Avvenire di Calabria

La Caritas del Paese nordafricano in visita sui luoghi del sisma racconta la sofferenza dei locali

Terremoto in Marocco, manca tutto: ecco dove donare

Case distrutte, villaggi ancora inaccessibili

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Terremoto in Marocco: «I bisogni sono enormi: cibo, vestiti, tende ed anche kit igienici e coperte per il freddo della notte. Vi sono interi villaggi distrutti». Così dichiara padre Oscar Arturo Padilla, direttore di Caritas Rabat, che ieri ha visitato Amizmiz, piccola città del Marocco, distante circa 50 chilometri da Marrakech, ed alcuni piccoli centri sulle montagne dell’area. Poco dopo il sisma che ha colpito l’area centrale del Marocco nella notte di venerdì 8 settembre il sacerdote si è recato da Rabat a Marrakech, dove nella giornata di ieri si sono tenute una riunione di alcune Caritas parrocchiali ed una celebrazione presieduta nella Chiesa dei Martiri di Marrakech dal cardinale Cristóbal López Romero, arcivescovo di Rabat e presidente di Caritas Marocco.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Terremoto in Marocco, la visita della Caritas

Nel primo pomeriggio di ieri, una piccola delegazione Caritas guidata da padre Padilla ha visitato Amizmiz ed alcuni piccoli centri sulle montagne che è stato possibile raggiungere. «La visita è stata toccante, queste persone hanno perso tutto e temo ci vorranno dei mesi per ripristinare le loro vite».

Terremoto in Marocco, case distrutte e sofferenza immane

Dopo Amizmiz, la delegazione ha proseguito verso le montagne per arrivare a un piccolo villaggio sulle pendici della montagna, di circa 60 persone. Il terremoto ha provocato la caduta di massi che hanno bloccato la strada principale, ma gli abitanti hanno creato una via di accesso alternativa. «Appena ci hanno visto ci hanno abbracciato. Si sentivano completamente tagliati fuori. L’impotenza, la stanchezza e la preoccupazione erano chiari nei loro occhi. Tutte le case sono state distrutte dal terremoto. Alcuni hanno trovato qualche tenda per passare la notte, ma la fragilità delle tende che avrebbero dovuto ripararli era evidente».

Terremoto in Marocco, ancora villaggi isolati

La delegazione sta reperendo delle motociclette per raggiungere altre aree e villaggi cui non è possibile accedere con le automobili. Nelle prossime ore saranno inviati aiuti quali generatori, vestiti, kit di pronto soccorso, cibo, medicinali e tende. Caritas internationalis e il Segretariato generale di Caritas Mona (Middle East and North Africa) sono in costante contatto con i rappresentanti di Caritas Marocco e la rete Caritas si sta mobilitando per fornire supporto e sostegno economico alla risposta umanitaria.

Terremoto in Marocco, dove donare

«Siamo profondamente vicini alle persone che hanno subito questo devastante terremoto. Sin dai primi momenti dopo il sisma, siamo stati in stretto contatto con i nostri colleghi di Caritas Marocco e ci stiamo muovendo rapidamente per fornire ciò di cui le persone hanno bisogno. Grazie a tutti coloro che sostengono il nostro lavoro. Non potremmo farlo senza di voi», ha dichiarato il Segretario generale di Caritas internationalis Alistair Dutton. Per donare: https://www.caritas.org/earthquake-morocco-2/

Articoli Correlati