Avvenire di Calabria

Nessun esito dal tavolo convocato in prefettura per fare il punto e trovare soluzione alla crisi del settore dei servizi socio-assistenziali

Terzo Settore a Reggio Calabria, è mobilitazione

di Redazione web

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Terzo Settore a Reggio Calabria, è mobilitazione. Si è svolta nella giornata di ieri la riunione Istituzionale di conciliazione con i Funzionari della Prefettura, il Comune di Reggio Calabria, il Forum del Terzo Settore e la CISL FP per scongiurare lo sciopero di oggi 16 luglio, con sit-in a Piazza Italia. «Purtroppo - si legge in una nota a firma del Segretario della Cisl Fp Vincenzo Sera e del presidente del forum Terzo Settore di Reggio Calabria, Pasquale Neri - la conclusione dell’incontro e la posizione assunta dall’Ente non rispecchia la volontà e le linee guida che il Sindaco Giuseppe Falcomatà ha sempre voluto, sin dal suo primo insediamento, una scelta politica, che doveva essere improntata per dare priorità alle fasce più deboli».

La preoccupazione delle Cooperative

Dall’acceso confronto al tavolo della prefettura è emersa la preoccupazione delle Cooperative, per il settore «rimasto per troppo tempo emarginato, che alle difficoltà quotidiane legate alle esigue risorse che non permettono di mandare avanti adeguatamente i servizi, si aggiunge la quasi certezza di un futuro che sembra già tracciato, un futuro che non lascia al momento alcun margine di speranza». «Sembra superfluo per quante volte l’abbiamo affermato ma non ci stancheremo mai di ricordare che, la civiltà di una società si misura dalla capacità che ha di occuparsi dei propri cittadini più deboli, ma con molta sofferenza prendiamo atto che a Reggio Calabria, sono quasi spariti i diritti minimi di cittadinanza» ancora Neri e Sera.

I lavoratori del terzo settore di Reggio Calabria: «C’è stata tolta la dignità»

«Oggi – ancora il loro sfogo – non è più possibile pensare di poter mantenere in vita servizi che richiedono un impegno professionale ed umano particolarmente elevato facendo leva solo ed esclusivamente sulla responsabilità, sullo spirito di volontariato e dal senso del dovere di oltre 500 addetti che operano al servizio di tante persone, tra bambini, anziani, e diversamente abili». La discussione in breve tempo si è tramutata in collera, i lavoratori presenti in rappresentanza, degli assistenti educativi ed alla comunicazione delle Cooperative Skinner e Libero Nucera si sono detti «stufi di promesse, di una dichiarata insensibilità al problema, stufi della propaganda». I lavoratori del terzo settore di Reggio Calabria oltre ad essere esausti, si dicono «stanchi e stremati dalle continue mortificazioni per non poter avere la dignità di lavoratori e padri e madri di famiglie intere».

«Che fine hanno fatto i “fondi ministeriali 285” vincolati per pagare questi servizi?»

«Sono state ricordate tutte le promesse ricevute ai diversi incontri, promesse mai mantenute che hanno solo continuato ad aggravare la situazione. Un ringraziamento va, alla grande professionalità della Funzionaria della Prefettura la dott. Iannò, che rendendosi conto della gravità della situazione ha cercato in tutti i modi di far conciliare le parti, sottolineando l’importanza dei servizi e la delicatezza della vertenza stante che si tratta di servizi socio assistenziali e socio educati, servizi essenziali rivolti ai più fragili». Prosegue la nota di Fp Cisl e Forum del Terzo Settore di Reggio Calabria.

Cisl Fp e Forum del Terzo Settore di Reggio Calabria, ringraziano «l’assessore Demetrio Delfino, il dirigente Francesco Barreca che puntualmente hanno dato sempre, risposte inerenti il loro settore, certo non può essere apprezzato allo stesso modo il comportamento dell’Ass. alle Finanze, o del perenne assente ai tavoli di confronto il Dirigente del Settore alle Finanze, che ha fatto esasperare gli animi interfacciandosi con un atteggiamento arrogante a difesa dell’indifendibile dimostrando una certa insensibilità alla problematica».

Il Forum del Terzo Settore di Reggio Calabria e la Cisl Fp avevano chiesto già da mesi il potenziamento dei servizi preposti come si era concordato, ma nulla – a loro dire – è stato fatto in merito. «Una macchina burocratica che non da risultati a nostro avviso nel rispetto delle professionalità e della dignità di ogni lavoratore, che nessuno ha mai messo indubbio, va rigenerata, va potenziata. Questo è stato chiesto da parte nostra. Abbiamo avuto ed abbiamo rispetto per tutti i lavoratori, ma pretendiamo altrettanto rispetto anche e soprattutto per i lavoratori che con amore garantiscono giornalmente i servizi socio assistenziali, servizi educativi, i servizi degli assistenti educativi ed alla comunicazione. Questo non è stato capito!». Oggi bisognava dimostrare con i fatti, la sensibilità spesso sbandierata ma mai affrontata quale senso politico per spirito di servizio verso i più deboli».

Presente precario e futuro incerto

Nei diversi incontri si è parlato di situazione complicata, del credito che vantava e vanta ancora oggi il terzo settore, di «un presente che definire precario sarebbe stato un eufemismo ed un futuro che per il momento non offre certamente prospettive. Si è concordato solo, di istituire un tavolo istituzionale permanente per affrontare le problematiche ed i così tanto esasperati problemi di natura tecnica, speriamo che almeno su questo tutti gli attori coinvolti diano risposte vere sia sulle date di convocazione che sull’attività da porre in essere per risolvere o cercare di risolvere la grave e cronica problematica». Per Neri e Sera, presidente del Forum del Terzo Settore di Reggio Calabria e segretario della Cisl Fp «è necessaria una presa di coscienza concreta affinché gli sforzi messi in campo a tutti i livelli non vengano vanificati, continuano, l'attuale e drammatica situazione delle Cooperative che operano nel terzo settore non può non destare preoccupazione poiché coinvolge non soltanto i diretti interessati, ma l'intero territorio che andrà a soffrire per la mancanza di determinati servizi. Ci siamo ritrovati a ricordare tempi molto bui dove ancora oggi, ritroviamo gli stessi attori che continuano nell’ombra, e sulle spalle dei più deboli, a non dare risposte, con una certa amarezza guardiamo ad una gestione delle risorse che intende tradurre freddamente i numeri stilando 'liste' di ipotetici pagamenti, senza considerare quali saranno gli ulteriori ritardi e le terribili ripercussioni sui cittadini e, soprattutto, sulle fasce più deboli e indifese della popolazione».

Terzo settore a Reggio Calabria, «la crisi non è colpa dei lavoratori»

«È bene chiarire – conclude la nota – che non riteniamo in alcun modo i lavoratori responsabili della situazione in cui il terzo settore si è ritrovato e per quanto riguarda la presa di coscienza di cui si parlava prima, è riferito alla Governance politica come più spesso ribadito, che deve adoperarsi con umiltà a trovare soluzioni. La Cisl Funzione Pubblica ed il Forum del Terzo Settore, ed i lavoratori tutti sperano domani ad una presa di posizione risolutiva da parte del Sindaco avv. Giuseppe Falcomatà. Una cosa è certa: non consentiremo a nessuno che si continui a prendere in giro i lavoratori, Reggio e i reggini hanno bisogno di fatti concreti non di prese in giro. Basta con le frasi ad effetto e con gli slogan propagandistici».

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