Avvenire di Calabria

Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria partecipa alla manifestazione con la presentazione del restauro della Testa del Filosofo

La Testa del Filosofo protagonista al Salone del Restauro di Bari

Il restauro, affidato alla professionalità del calabrese Giuseppe Mantella e del suo staff si è svolto sotto la supervisione degli esperti del MArRC

di Redazione Web

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La Testa del Filosofo protagonista al Salone del Restauro di Bari

La Testa del Filosofo al Salone del Restauro di Bari

A Bari è iniziata ieri l’importante manifestazione "Restauro in Tour", edizione speciale del Salone Internazionale del Restauro di Ferrara, che per la prima volta viene ospitata alla Nuova Fiera del Levante fino al 3 settembre 2021. Il Ministero della Cultura, grazie al coordinamento del Servizio VI del Segretariato Generale, è presente con un ampio spazio espositivo e un ricco calendario di incontri.

Un evento cardine nell'ambito del restauro a livello internazionale, che assume un valore ancora più significativo per il periodo di pandemia in cui si svolge. Il Salone del Restauro, come di consueto, pone l'attenzione sull'importanza della conservazione dei beni culturali e paesaggistici. Ma quest' anno, oltre ai tradizionali temi del restauro, un focus speciale è dedicato alla sostenibilità, uno degli assi portanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, attraverso attraverso l'impiego di strumenti tecnologici, materiali e metodi innovativi nel campo del restauro.


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Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria partecipa alla manifestazione con la presentazione del restauro della Testa del Filosofo, capolavoro del MArRC che, insieme ai Bronzi di Riace e alla Testa di Porticello, costituisce uno degli esempi più alti della statuaria bronzea dell'età classica. Il restauro, sostenuto mediante l'Art Bonus, si è svolto nell’ultimo anno nel suggestivo spazio di Piazza Paolo Orsi, in un "cantiere aperto" che ha offerto ai visitatori la straordinaria opportunità di osservare il “dietro le quinte” dell'intervento.

Tre diversi video raccontano il contesto di ritrovamento della Testa, rinvenuta nell'ambito del relitto sommerso dinanzi alla spiaggia di Porticello; il delicato intervento di restauro, eseguito dalla ditta "Mantella Restauri Opere d'Arte"; e, infine, l'accurato studio diagnostico, che ha visto la collaborazione del Dipartimento di Scienza Matematiche e Informatiche, Scienze Fisiche e della Terra dell'Università di Messina e del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dall'Università della Calabria.


PER APPROFONDIRE: Il cammino verso i "cinquant'anni" dei Bronzi di Riace


«Siamo orgogliosi di poter presentare, in una manifestazione di respiro internazionale, i risultati di un progetto complesso, frutto di un grande lavoro di squadra – dichiara il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. A partire dai fondi utilizzati, messi a disposizione da un mecenate calabrese tramite l’Art Bonus. Intorno al progetto, durato circa due anni, si è costituita un’èquipe multidisciplinare di ricerca e d’intervento. Il restauro, affidato alla professionalità del calabrese Giuseppe Mantella e del suo staff, si è svolto sotto la supervisione dei funzionari restauratori e archeologi del MArRC, che ringrazio per il continuo impegno. Sono certo – conclude Malacrino – che la Testa del Filosofo, tornata a essere esposta nella sala dei Bronzi, con questo intervento conservativo e di ricerca scientifica assumerà anche una rinnovata forza attrattiva per il grande pubblico».

Particolarmente soddisfatti dei tanti risultati anche i restauratori e gli archeologi dello staff del Museo. «La Testa del Filosofo – dichiara Barbara Fazzari, funzionario restauratore – è tornata a essere esposta dopo un minuzioso restauro, che ha evidenziato come la collaborazione multidisciplinare di varie professionalità possa condurre a risultati tecnici e approfondimenti scientifici di notevole interesse. Attraverso queste iniziative operate nei “cantieri aperti” al pubblico si creano le opportunità per mostrare anche il dietro le quinte del funzionamento del Museo, in particolare le attività di catalogazione, studio e conservazione delle collezioni».

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