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La Regione Calabria e le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto un accordo per garantire un sostegno economico ai tirocinanti over 60 facenti parte del percorso dei Tirocini di inclusione sociale (Tis), accompagnandoli fino alla pensione. L'intesa, raggiunta dopo un incontro con il presidente Roberto Occhiuto e l’assessore regionale al Lavoro Giovanni Calabrese, prevede l’erogazione di 631 euro mensili, pari all’attuale pensione minima contributiva, fino al raggiungimento dell’età pensionabile, fissata a 67 anni.
L’accordo prevede che la Regione Calabria assicuri la continuità del sussidio ai tirocinanti over 60, consentendo loro di uscire dal bacino dei precari. Tuttavia, per garantire pari opportunità, i beneficiari potranno ancora essere assunti presso enti pubblici o aziende private usufruendo degli stessi incentivi previsti per tutti i tirocinanti. In questo caso, il riconoscimento del beneficio economico decadrà automaticamente.
L'intesa è stata sottoscritta dall’assessore al Lavoro Giovanni Calabrese, dal dirigente generale del dipartimento Fortunato Varone e dal dirigente di settore Bruno Zito. Per i sindacati calabresi erano presenti Luigi Veraldi (Cgil), Lavia Giuseppa (Cisl), Cretella Paolo (Uil), Ferraro Ivan (NIdiL Cgil), Tricoli Gianni (Felsa Cisl), Muzzopappa Luca (UilTemp Uil) e Persico Luca (Ugl).
«Con grande responsabilità e onestà intellettuale, stiamo affrontando la vertenza dei tirocinanti sociali, insieme agli altri bacini di precariato che riguardano San Giovanni in Fiore, Bocchigliero, Longobucco e Campana» ha dichiarato Giovanni Calabrese al termine dell’incontro.
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«L'accordo di oggi è un passo importante – ha aggiunto l’assessore – perché permette la fuoriuscita di oltre 1.000 lavoratori over 60 dal bacino, garantendo loro un assegno sociale fino alla pensione. La vertenza dei tirocinanti è una delle più complesse del precariato calabrese, ma dopo mesi di confronto siamo riusciti a raggiungere questa intesa con i sindacati. Il nostro lavoro non si ferma qui: ci impegneremo per trovare soluzioni anche per gli altri 3.000 lavoratori che rimangono nel bacino».
I rappresentanti sindacali hanno espresso soddisfazione per il traguardo raggiunto, definendolo «un primo passo importante» all'interno di una strategia più ampia portata avanti negli anni. «Questa misura riguarda oltre 1.000 lavoratori, ma restano ancora 2.700 tirocinanti per i quali bisognerà trovare soluzioni e incentivi economici per favorire le assunzioni» hanno dichiarato le sigle sindacali.
L’accordo rappresenta quindi un risultato significativo, ma il percorso per il superamento del precariato storico in Calabria è ancora lungo e richiede ulteriori interventi per garantire stabilità occupazionale e tutela sociale a tutti i lavoratori coinvolti.
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