Avvenire di Calabria

Oggi è la Giornata mondiale del rene: abbiamo incontrato due donne di Reggio Calabria che hanno ricevuto il trapianto.

Giornata mondiale del rene, storie di trapianti a Reggio Calabria

Una bella storia di gratuità e speranza che si intreccia a quelle dei pazienti dializzati reggini alle prese con mille difficoltà

di Federico Minniti

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Oggi è la Giornata mondiale del rene: abbiamo incontrato due donne di Reggio Calabria che hanno ricevuto il trapianto. Una bella storia di gratuità e speranza che si intreccia a quelle dei pazienti dializzati alle prese con mille difficoltà.

Trapianti di rene a Reggio Calabria, le storie di Teodora e Carmelina

Una nuova vita è possibile: lo testimoniano due donne reggine trapiantate di rene.

Oggi vi raccontiamo la storia di Carmelina e Teodora che, dopo tanti anni di calvario, stanno vedendo una luce in fondo al tunnel. Una prospettiva a cui aspira la Fintred, la Federazione italiana nefropatici trapiantati di Rene e donatori, rappresentata a Reggio Calabria dal suo segretario locale, Franco Puntillo.

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Le storie di Carmelina e Teodora si intrecciano. La prima è attualmente ricoverata al Gom di Reggio Calabria dove il 25 febbraio ha ricevuto il trapianto di rene, una settimana dopo una festa speciale: quella per il primo anniversario del trapianto di Teodora. Due donne-coraggio che hanno sofferto anni duri, fatti di sacrifici e dialisi. Ma che adesso, finalmente, vedono con una luce diversa la loro vita e quella dei loro cari.

«Sono stata trapiantata il 23 gennaio 2022; - ci racconta Teodora - un "traguardo" raggiunto dopo un percorso molto lungo, fatto di sei anni di dialisi peritoneale. Ricordo in modo indelebile l'emozione che ho provato quando ho ricevuto la telefonata in cui mi veniva comunicata la possibilità del trapianto; a quel tempo avevo perso tutte le speranze: le parole della dottoressa mi hanno reso felicissima. Superate le paure, mi ritengo miracolata».


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Ancora più vibrante di emozione è la testimonianza di Carmelina che raggiungiamo durante la sua degenza post-trapianto al Grande ospedale metropolitano (Gom) di Reggio Calabria: «Dopo tanti anni di sofferenza ho ricevuto un bel dono: la vita. Questa opportunità mi è stata data grazie alla generosa decisione da parte di una famiglia meravigliosa che ha scelto in modo anonimo e disinteressato un rene. Una decisione bellissima presa in un momento di grande dolore».

Come ci hanno raccontato Carmelina e Teodora, il percorso verso il trapianto è stato lungo. Lo stesso che stanno percorrendo i pazienti dializzati di Reggio Calabria. In passato ci siamo occupati della loro condizione di pendolari cronici, emergenza fortunatamente rientrata come ci spiega Franco Puntillo, segretario reggino della Fintred: «La situazione è fortunatamente cambiata; adesso sono distribuiti tra il Gom e i centri ospedalieri di Scilla e di Melito. Purtroppo esistono ancora difficoltà: i centri periferici non sono serviti da un servizio di mobilità pubblica ad hoc con tutte le complicanze che questo comporta».

Rispetto al servizio al Gom, Puntillo puntualizza come «dializzare in un grande ospedale non è la norma; la dialisi andrebbe fatta in ambito territoriale senza oberare la struttura ospedaliera che dovrebbe prendersi cura dei casi più gravi e dei trapianti». È arrivato, secondo la Fintred, il momento che «Reggio Calabria abbia un centro di dialisi territoriali al pari di tutte le città d'Italia».


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A proposito della Fintred, molto interessante l'idea di un'associazione «che raccoglie in sé pazienti e donatori di organi». Una bella idea per «promuovere la cultura della donazione degli organi e di difendere i diritti dei dializzati». A tal proposito, per sensibilizzare «nel mese d'aprile il presidente Fintred, Giuseppe Iacobelli, trapiantato di rene da tanti anni, percorrerà tutto il Mezzogiorno in bicicletta. Partirà da Fondi, in provincia di Latina, con arrivo previsto a Reggio Calabria il prossimo 25 aprile».

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