Avvenire di Calabria

Tutti innamorati del Baskin al Liceo Volta di Reggio Calabria

Il progetto è partito da poco ma ha già fatto il pienone di entusiasmo e condivisione tra gli addetti ai lavori e non

di Redazione Web

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Una sfida già vinta in campo dal team tra sorrisi e tanta voglia di essere protagonisti sotto canestro

Il “Baskin”, termine ispirato alle parole “basket” e “inclusione”, è una disciplina sportiva innovativa tutta “made in Italy” progettata appositamente per valorizzare la partecipazione di tutti senza nessun tipo di discriminazione. Nato in via sperimentale in una scuola media di Cremona negli anni 2001-2004, il Baskin è praticato oggi in 10 regioni italiane da oltre 8.000 alunni in numerose scuole primarie e secondarie che hanno colto il suo alto valore educativo. E da quasi 2.000 giocatori in circa 100 società sportive pionieristiche.



Il Baskin si ispira al Basket osando “universalizzarne” la praticabilità in modo radicalmente aperto a tutti: maschi e femmine, persone con e senza disabilità, sia essa fisica o intellettiva, con tanta o poca esperienza sportiva, con elevate o ridotte competenze tecniche in basket. La preoccupazione di sapere se uno è adatto o no a questo sport svanisce, poiché la prospettiva viene ribaltata: è il Baskin che è stato reso adatto alla pluralità umana. Da inizio anno il Baskin è approdato anche a Reggio Calabria al Liceo Scientifico Alessandro Volta grazie alle sinergie con il territorio. «Il progetto sta andando molto bene» spiega Cristina Meduri, Coordinatrice dell’indirizzo sportivo del Liceo Volta. La fase di avvio è arrivata «dopo una buona preparazione».

Un progetto a lungo termine

L’obiettivo della scuola così come quello degli enti coinvolti – spiega - «è sicuramente a lungo termine». La speranza è che «possa radicarsi sul territorio, specialmente in Calabria», territorio nel quale è presente oltre che a Reggio anche a Gioia Tauro in un percorso da poco avviato e «in questo senso siamo un pochino in ritardo». La convergenza di volontà tra il Liceo Volta, il Comitato Italiano Paralimpico e l’Eisi (Ente Italiano Sport Inclusivi) ha permesso di mettere in piedi il progetto Baskin. È così partita la formazione dedicata ai docenti di scienze motorie, ai docenti di sostegno e ai tecnici delle federazioni interessati.

«Ma la vera novità è stata dare anche la possibilità agli studenti dell’indirizzo sportivo di formarsi per poter non solo partecipare da atleti ma in un certo senso come tirocinanti in modo da dare loro la possibilità di acquisire quelle competenze di base che possano poi portarli magari a seguire il corso per diventare istruttori veri e propri di Baskin». Intanto in campo c’è già «un bel team che lavora e porta avanti questo progetto: Antonello Scagliola, presidente del Cip insieme a Fabio Giordano che si è prestato tantissimo dando una forte spinta motivazionale, e poi la professoressa Anna Buda, il professore Maurizio Arcudi che sono nostri docenti della scuola, assieme agli istruttori di Baskin: Alessia Pellicanò e Livia Malara».


PER APPROFONDIRE: Basket In Carrozzina: la Reggio Bic sugli scudi del cuore


Un progetto che si sta ancora assestando per la sua giovane età ma che ha già trovato nuove frontiere da esplorare. Una su tutte: la collaborazione con l’Eisi Sicilia. «Abbiamo già fatto qualche amichevole con i ragazzi siciliani guidati dal referente Giuseppe Battaglia, e contiamo adesso di fare ai primi di maggio un altro incontro amichevole a Gioia Tauro». La volontà, dunque è quella di «continuare dando gli stimoli anche agonistici giusti ai ragazzi che hanno formato un gruppo veramente affiatato, e di poter gettare le basi per fare ancora meglio l’anno prossimo».

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