Avvenire di Calabria

Il 31 dicembre 2022 tornava alla casa del Padre il Papa emerito, Joseph Ratzinger. Una notizia che fu accolta in tutto il mondo da profondo cordoglio

Un anno senza papa Benedetto XVI, profondo fu il suo legame con la Calabria

Nel 2011 la visita in Calabria dell'allora Pontefice. La sua esortazione ai giovani e ai calabresi: «Non cedete mai alla tentazione del pessimismo»

di Redazione Web

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Esattamente un anno fa - il 31 dicembre 2022 -, alle 9:34, ci lasciava papa Benedetto XVI. Le sue condizioni di salute, già precarie nell'ultimo periodo, si erano aggravate da qualche giorno. La scomparsa del papa emerito è avvenuta nel Monastero “Mater Ecclesiae”. Monastero che Ratzinger aveva eletto a sua residenza dopo le dimissioni dal soglio pontificio date nel 2013.

Papa Benedetto XVI e la Calabria, un legame profondo

Profondo è stato il legame tra papa Benedetto XVI e la Calabria. Tra i momenti indimenticabile per i fedeli calabresi, c'è sicuramente la canonizzazione di San Gaetano Catanoso, avvenuta il 23 ottobre 2005 a Piazza San Pietro.


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Un legame profondo (di cui parliamo in maniera più approfondita sul numero speciale di "Avvenire di Calabria" in edicola oggi con il quotidiano nazionale "Avvenire"), concretizzato nella storica visita del 9 ottobre 2011 a Lamezia Terme e Serra San Bruno. Al mattino il Santo Padre presiedette l'eucarestia nell'area industriale ex Sir che poi ha preso il suo stesso nome. La seconda parte della sua visita in terra di Calabria fu, invece, caratterizzata da un gesto di deferenza e devozione nei confronti di San Bruno di Colonia, fondatore della famosa Certosa, definita in quella circostanza dallo stesso Ratzinger: «Oasi speciale».

In particolare, nell'area industriale ex Sir a Lamezia, Benedetto XVI, dinnanzi a 40 mila fedeli, pronunciò parole di speranza e di conforto per una terra definita «sismica» per «comportamenti» e «strutture», colpita dalla «disoccupazione giovanile» e da una «criminalità efferata». Parole ancora forti e attuali.

L’esortazione ai giovani calabresi: «Non cedete mai alla tentazione del pessimismo»

«Sono venuto per condividere con voi gioie e speranze, fatiche e impegni, ideali e aspirazioni di questa comunità diocesana. So - disse il Santo Padre - che vi siete preparati a questa Visita con un intenso cammino spirituale, adottando come motto un versetto degli Atti degli Apostoli: "Nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!". So che anche a Lamezia Terme, come in tutta la Calabria, non mancano difficoltà, problemi e preoccupazioni. Se osserviamo questa bella regione, riconosciamo in essa una terra sismica non solo dal punto di vista geologico, ma anche da un punto di vista strutturale, comportamentale e sociale; una terra, cioè, dove i problemi si presentano in forme acute e destabilizzanti; una terra dove la disoccupazione è preoccupante, dove una criminalità spesso efferata, ferisce il tessuto sociale, una terra in cui si ha la continua sensazione di essere in emergenza».


PER APPROFONDIRE: Benedetto XVI e la Calabria, parla monsignor Fortunato Morrone (Cec)


In quella occasione, Benedetto XVI rinnovò l'appello per una nuova generazione capace di impegnarsi per il bene comune, invitando a farlo «non per interessi di parte». «All’emergenza, voi calabresi avete saputo rispondere con una prontezza e una disponibilità sorprendenti, con una straordinaria capacità di adattamento al disagio. Sono certo - ancora le sue parole - che saprete superare le difficoltà di oggi per preparare un futuro migliore. Non cedete mai alla tentazione del pessimismo e del ripiegamento su voi stessi. Fate appello alle risorse della vostra fede e delle vostre capacità umane; sforzatevi di crescere nella capacità di collaborare, di prendersi cura dell’altro e di ogni bene pubblico, custodite l’abito nuziale dell’amore; perseverate nella testimonianza dei valori umani e cristiani così profondamente radicati nella fede e nella storia di questo territorio e della sua popolazione».

Il richiamo all’esempio dei Santi calabresi

«A voi fedeli laici, giovani e famiglie, dico: non abbiate paura di vivere e testimoniare la fede nei vari ambiti della società, nelle molteplici situazioni dell’esistenza umana! Avete tutti i motivi per mostrarvi forti, fiduciosi e coraggiosi, e questo grazie alla luce della fede e alla forza della carità. E quando doveste incontrare l’opposizione del mondo, fate vostre le parole dell’Apostolo: "Tutto posso in colui che mi dà la forza". Così - concludeva papa Ratzinger durante l'omelia - si sono comportati i Santi e le Sante, fioriti, nel corso dei secoli, in tutta la Calabria. Siano essi a custodirvi sempre uniti e ad alimentare in ciascuno il desiderio di proclamare, con le parole e con le opere, la presenza e l’amore di Cristo».

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