Avvenire di Calabria

La proposta di legge bipartisan ha avuto il via libera del Consiglio regionale durante l'ultima riunione di lunedì 15 maggio

Un intero mese dedicato ai Bronzi di Riace, sarà celebrato ogni anno in Calabria

La vicepresidente della Regione Princi parla di «pagina storica» del regionalismo calabrese. Dalla MetroCity si chiede più coinvolgimento

di Redazione Web

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In Calabria sarà celebrato il "Mese dei Bronzi di Riace". La proposta di legge bipartisan (a firma dei consiglieri Davide Tavernise dell'M5S e Katia Gentile di Forza Italia) ha avuto il via libera del Consiglio regionale durante l'ultima riunione che si è svolta lunedì 15 maggio.

Perché istituire per legge il "Mese dei Bronzi di Riace"? A spiegarlo è il consigliere della locride, Salvatore Cirillo, che ha relazionato in aula sul punto all'ordine del giorno. Questa legge, «intende incrementare, incentivare e rendere permanenti le attività di promozione dei Bronzi, favorendo la crescita del marketing territoriale regionale e aumentando l’attrattività turistica». Ecco la scelta, ancora l'esponente di Coraggio Italia, di istituzionalizzare «un mese dedicato in maniera stabile alla scoperta e riscoperta di tali opere d’arte».

Mese dei Bronzi di Riace, quando si celebra?

Il Mese dei Bronzi di Riace sarà celebrato tra il 16 luglio e il 16 agosto. In questo periodo saranno promosse manifestazioni a carattere culturale, storico, enogastronomico e sportivo. Insomma, creare attrattività periodica e costante attorno ai due guerrieri rinvenuti oltre 50 anni fa nelle acque dello Ionio, vuole essere occasione per incidere «sull'attrattività turistica regionale».


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Una conclusione che vede d'accordo maggioranza e opposizione in Consiglio regionale. Da Tavernise (M5S) uno dei due firmatari della legge («un passo per diffondere e far conoscere sempre di più la valenza dei Bronzi di Riace, non solo nella provincia di Reggio ma anche nelle altre quattro province calabresi»), ad Amalia Bruni del Gruppo Misto («un'iniziativa importante che permette di confermare la centralità dei Bronzi e della Calabria nel Mediterraneo e in Europa»). Fino alla reggina Giusi Princi, vice presidente della Giunta regionale che definisce la proposta di legge una «pagina storica». Dopo 50 anni, le sue parole, finalmente «questa assise si pronuncia in merito al patrimonio culturale più importante della nostra regione».

I Bronzi al centro della Calabria

Insomma, il senso della proposta di legge, sembra spostare la centralità dei Bronzi dal contesto reggino a quello calabrese. Come la stessa Princi ha evidenziato anche in aula: «i Bronzi diventato così occasione culturale e di eventi e vanno a coinvolgere tutta la regione, i comuni capoluogo di provincia e la Città Metropolitana di Reggio Calabria. Sarà un’occasione per dare un forte impulso turistico al nostro territorio cristallizzando e storicizzando una data storica».

Insomma, non più un "affare" della sola Città metropolitana di Reggio Calabria. Ma alla MetroCity come hanno preso questa iniziativa licenziata favorevolmente dalla massima assise regionale? Le parole pronunciate alla vigilia dal sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace e dal delegato alla Cultura Filippo Quartuccio, sono abbastanza evidenti dello stato d'animo: «L'iniziativa è positiva, ma ci saremmo aspettati un coinvolgimento del territorio».

Le richieste della Città metropolitana di Reggio Calabria

I due esponenti politici reggini nell'evidenziare come l'iniziativa sia promossa da «due consiglieri cosentini», rivendicato quanto portato avanti dall'Ente di Palazzo Alvaro in occasione del 50° anniversario del loro ritrovamento, ma allo stesso tempo auspicano un dialogo tra enti: Regione, Città metropolitana e Comuni di Reggio Calabria e Riace per «dare maggiore efficacia ad un progetto - a detta di Versace e Quartuccio - assolutamente positivo».


PER APPROFONDIRE: Bronzi di Riace, dopo 50 anni il grande enigma ancora irrisolto


«Gli enti territoriali maggiormente interessati dalla proposta – continuano Versace e Quartuccio – non possono certo avere un ruolo subalterno rispetto ad una questione che interessa direttamente i loro territori, il loro impegno, la loro storia ed una cultura che affonda le radici nella Magna Grecia rappresentata, in tutto il suo splendore, proprio dai due Bronzi».

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