Avvenire di Calabria

I numeri dell’Help-Center diocesano aperto dal 2015

Un rifugio per gli ultimi: in 4mila ricevono aiuto

Redazione Web

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Il 20 marzo 2015 veniva inaugurato l’Help Center di Reggio Calabria con la sua storica apertura, presso la stazione centrale della città, entra a far parte della rete Onds (osservatorio sul disagio e la solidarietà nelle stazioni).
Grazie alla sensibilità di Ferrovie dello Stato che concesse i locali della stazione, in comodato d’uso gratuito, alla Caritas Diocesana, la quale in collaborazione con altre realtà, hanno promosso strutturato e realizzato, il progetto “Help Center”.
Sono passati più di due anni dalla sua apertura, e tante le vite e i volti che hanno varcato la porta della Casa di Lena; quattromiladuecento persone, storie, colori che si sono intrecciate e incontrate in quella piccola ma familiare stanza.
Intitolata alla memoria di Lena, che simbolicamente rappresentare tutte le persone che vivono per strada, proprio come faceva lei fin quando il freddo della sua “casa” ha avuto il sopravvento.
Accoglienza, ascolto e orientamento, sono i tre pilastri dell’Help Center; affiancanti da altrettanti piccoli servizi offerti all’interno quali ad esempio la possibilità di ricaricare la batteria del cellullare. Un clima familiare contraddistingue la Casa di Lena, a chi entra viene offerto un caffè, del thè, dei biscotti o merendine, piccoli strumenti importanti per il primo fondamentale approccio alla persona che permettono così di entrare in relazione e ci consentono di acquisire fiducia, divenendo così un punto di riferimento facilitando un confronto nel quale poter alleggerire i problemi della strada e le fatiche di una vita che i nostri amici incontrano.
Ulteriore conferma dell’interessa dell’intera collettività al servizio svolto dall’Help Center, sono le frequenti testimonianze che i volontari e i responsabili forniscono a realtà ecclesiali, comunità, scout e scuole.
La linea guida è perciò, innanzitutto, l’informazione a trecentosessanta gradi, poiché solo la consapevolezza della realtà che ci circonda può combattere l’impassibilità verso le difficoltà del prossimo.
Oramai da molti anni la nostra città è sede di continui sbarchi e tali circostanze hanno portato ad un incremento significativo del disagio sociale, aumentando considerevolmente la percentuale di utenti in oggettiva difficoltà, bisognosi di svariate esigenze, dall’orientamento documentale agli alloggi pubblici, dalle mense ai medici volontari. Il disagio purtroppo, contrariamente a quanto si creda, colpisce non solo immigrati comunitari ed extracomunitari ma anche, in vastissima scala, italiani. La difficoltà di quest’ultimi è spesso legata alla piaga sociale che attanaglia il nostro Stato, ovvero la mancanza e/o perdita di occupazione, catapultandoli così nella realtà chiamata “strada”. Una realtà che spesso non perdona e che induce ad errare, e in alcuni sfortunati casi diviene culla dell’ultimo esalo; memorie e storie dimenticate dai più ma ai quali “La Casa di Lena” ha scelto di dare dignità, raccogliendo in un diario testimonianze di vita postume, perché crediamo che ogni percorso tracciato ha eguale onore indipendentemente dal ceto di provenienza. Nell’organico dell’Help Center ruotano circa 20 volontari mensili che, senza alcun rimborso e a rotazione, effettuano turni dal lunedì al venerdì, mattina e pomeriggio; fondamentale la presenza e il servizio svolto, senza il quale non ci sarebbe continuità e garanzia di apertura, di quello che oramai è divenuto punto di riferimento per tutte le persone che ruotano attorno ad uno dei punti storicamente nevralgico della povertà estrema in città.

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