Avvenire di Calabria

Il sindaco metropolitano al convegno di ieri a Saline Joniche ha espresso apprezzamento per la proposta lanciata sulle pagine del nostro giornale

Saline, Centrale a Idrogeno. Versace: «Idea interessante anche per la MetroCity»

Ma il numero 1 della Metrocity avverte: «Occorre coinvolgere la Regione»

di Redazione Web

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«Ho letto l'interessantissimo articolo su Avvenire di Calabria e invito la sindaca ad avviare un referendum popolare sull'argomento. Per me, se fossi cittadino di Montebello Jonico, non ci sarebbe nemmeno da discutere sulla bontà del progetto di una centrale di produzione di idrogeno. Farebbe il paio con la proposta che io stesso presentai per la mobilità pubblica reggina». Parole di Carmelo Versace, sindaco facente funzioni della Città Metropolitana, al convegno che ieri si è svolto nel salone parrocchiale di Saline Joniche per discutere dello sviluppo dell'area grecanica e della riconversione dell'area ex Liquichimica.


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Il convegno sull'ex Liquichimica e lo sviluppo dell'Area grecanica

Il sindaco facente funzioni ha tracciato le linee di indirizzo della Città Metropolitana, condivise con gli altri Enti, per la costa grecanica. Al centro del dibattito la rifunzionalizzazione del porto, la riconversione della vecchia area industriale e lo sviluppo della viabilità e dei trasporti. Insieme a lui, tra gli interventi programmati, quello della sindaca di Montebello, Comune entro cui ricade l'area di Saline, Maria Foti, il Presidente del Circolo Culturale «Apodiafazzi», Carmelo Giuseppe Nucera, il parroco don Danilo Nocera ed il Presidente del Comitato dei sindaci dell'Area Grecanica, Pierpaolo Zavettieri. Ospite d'eccezione dell'incontro il l'arcivescovo di Reggio Calabria Bova, Fortunato Morrone.

Un incontro democratico per discutere del futuro

L'incontro è stato l'occasione per sviscerare le linee di sviluppo pensate per l'area di Saline, nella sinergia promossa dagli Enti territoriali, tra questi la Città Metropolitana, che da mesi ormai hanno attivato un percorso di collaborazione per il rilancio di quel tratto di costa, a partire dal progetto di rifunzionalizzazione del porto, proposto dall'Autorità di Sistema Portuale guidata dal Presidente Mario Paolo Mega, e dal processo di rigenerazione urbana dell'area industriale, da ridisegnare secondo la progettazione proposta dall'Università Mediterranea.


PER APPROFONDIRE: Idrogeno verde all’ex Liquichimica di Saline, l’esperta: «Idea sostenibile»


Nel corso del suo intervento, oltre alle parole già riportate, il sindaco facente funzioni Carmelo Versace, ringraziando i promotori dell'incontro, ha illustrato in maniera puntuale gli indirizzi della Città Metropolitana, condivisi anche con l'Amministrazione comunale di Montebello, con l'Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, e con gli altri Enti coinvolti, per lo sviluppo dell'area. «La partecipazione pubblica è sempre una ricchezza - ha affermato - ed incontri come questi ci consentono di chiarire alla comunità, che tipo di sviluppo intendiamo proporre per la rinascita di quest'area» ha affermato Versace rispondendo in maniera dettagliata alle diverse sollecitazioni pervenute dalla cittadinanza e dai diversi attori sociali presenti all'incontro.

Versace: «Progetto Agàpi molto valido»

«Uno degli aspetti certamente più qualificanti - ha affermato - è quello promosso dall'Università, Agàpi, anche se purtroppo probabilmente è mancata nella prima fase, a livello regionale e nazionale, la necessaria spinta politica affinché il progetto fosse selezionato tra quelli da finanziare con il primo bando Pnrr. Adesso però è giunto il momento di rispolverare quell'idea, mettendola a sistema con le altre sollecitazioni che stanno pervenendo, ad esempio l'idea dell'impianto a idrogeno verde, nell'area industriale della ex Liquichimica, che è una proposta che va messa anche alla valutazione della cittadinanza. Ci sono poi altri aspetti da attenzionare, certamente quello del ripascimento delle coste e della rifunzionalizzazione del porto. Non si tratta di competenze metropolitane, ma la nostra idea su questo è quella di ragionare sulle risultanze tecniche che sono state disposte per la risoluzione di problemi atavici, che sono presenti ormai da decenni. Un altro tema, sul quale è necessario porre l'attenzione, è quello della SS106, sulla quale, almeno in quest'area sud, non è stato programmato dal governo alcun investimento».

Le competenze della Regione Calabria sul processo di sviluppo

«Purtroppo - ha concluso Versace - a questo tavolo manca un importante interlocutore, la Regione Calabria, al quale spetta un pezzo importante del lavoro che ci stiamo prefiggendo. Su alcuni aspetti è fondamentale ci sia il supporto da parte di tutti gli Enti, ad esempio sul tema della Zes, dei fondi per la viabilità, e sul progetto generale per il rilancio dell'area industriale. In questo senso è necessario continuare a sollecitare una sinergia più efficace. Ed incontri come questo certamente non possono che servire a sollevare il dibattito pubblico e risvegliare l'attenzione della cittadinanza e degli stessi attori politici».

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