Avvenire di Calabria

“Vestire gli ignudi”: a Locri un Pirandello spietato e punk

In scena al PalaCultura il 16 e 17 maggio alle ore 21.00

di Redazione Web

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Lo spettacolo teatrale della Scc per la regia di Migliaccio Spina

Andrà in scena, venerdì 16 e sabato 17 maggio, alle ore 21.00, al PalaCultura di Locri, “Vestire gli ignudi”. Liberamente ispirato all’opera di Luigi Pirandello, per la regia di Bernardo Migliaccio Spina, prodotto dalla Scuola Cinematografica della Calabria.


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Gli allievi dei corsi Academy della Scc danno vita a questo classico intramontabile, in un’originale rivisitazione di Migliaccio Spina. Una giovane punk, Ersilia Drei, viene ritrovata in fin di vita in un giardino pubblico. La sua storia, raccontata da un giornalista, sale alla ribalta delle cronache e diventa un caso nazionale. Ma le dichiarazioni della donna provocano uno scandalo che pare trasformarsi in un intrigo inestricabile.

Un'opera che analizza la forza dei mezzi di comunicazione

«“Vestire gli ignudi” è un’opera di grande forza e attualità. Analizza l’importanza dei mezzi di comunicazione di massa, la sofferenza che diventa spettacolo. Il voyeurismo morboso che infetta la società contemporanea. Un’indagine profonda, che passa attraverso i consueti dubbi pirandelliani sull’identità: sono ciò che appaio? Sono davvero come gli altri mi vedono o mi immaginano? Ognuno è un’anima nuda e sente la necessità di rivestirsi di un abito di rispettabilità, di qualità apprezzate dagli altri. Per dare un senso alla propria vita e sentirsi concretamente qualcosa» spiega Bernardo Migliaccio Spina, docente della Scc.

Il cast è composto da Manuel Nucera, Carlotta Ndoye, Marcella Mesiti, Mario Alfonso Altavilla, Antonio Oppedisano, Bruno Barbaro, Gabriele Panetta, Anna Baggetta, Andrea Mancina, Desirèe Laface e Gabriele Staltari. La cura dei dettagli scenografici e dei costumi sono affidati a Miriam Lacopo, mentre il make-up è curato da Stefania Loccisano e Gessica Loccisano. L’aiuto regia è Marika Ligato.

Il commento del direttore Lele Nucera

«Questo spettacolo rappresenta un momento culminante e significativo per gli allievi. Poiché segna la conclusione di un lungo percorso di apprendimento e crescita artistica» dice il direttore della Scc Lele Nucera. «Dopo mesi dedicati allo studio, alla pratica e alla preparazione, gli studenti hanno l’opportunità di mettere in mostra le loro abilità. E il loro talento emergente di fronte al pubblico. È un’occasione preziosa per dimostrare non solo ciò che hanno imparato durante il corso accademico, ma anche per esplorare, mostrare la propria individualità artistica. Non perdete l’occasione di assistere a questo straordinario spettacolo che promette grandi emozioni».


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Gli allievi della scuola, inoltre, hanno avuto durante l’anno la possibilità di sperimentare la scrittura, la regia, e l’interpretazione attraverso la realizzazione di cortometraggi. Sotto la guida esperta degli insegnanti, hanno avuto l’opportunità di lavorare alla creazione e alla produzione di progetti cinematografici. Sperimentando ogni fase del processo, dalla pre-produzione alla post-produzione. Queste esperienze hanno arricchito il loro bagaglio artistico e contribuito alla loro crescita professionale nel campo del cinema e dell’audiovisivo.

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