Avvenire di Calabria

Lo spunto per la riflessione le parole di papa Francesco su indifferenza e responsabilità «senza nome e senza volto»

Cassano, una Via Crucis per chiedere perdono per le vittime di Cutro

L'Azione cattolica cassanese ha ricordato con la preghiera le vittime della tragedia di un mese fa

di Redazione Web

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Nella serata di domenica 26 marzo 2023, l’Azione cattolica della diocesi di Cassano Ionio ha percorso la Via Crucis ricordando, nella Passione di Cristo, con la preghiera, la tragedia vissuta dalle vittime del naufragio di Steccato di Cutro.

Una Via Crucis per ricordare le vittime del naufragio di Steccato di Cutro. È quella percorsa dall'Azione cattolica di Cassano Ionio domenica scorsa. La Passione di Cristo è diventata occasione per riflettere su una strage dai mille volti.


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Lo spunto sono state le parole pronunciate da papa Francesco nell'immediatezza del naufragio. «Nel Vangelo abbiamo ascoltato il grido, il lamento grande: “Rachele piange i suoi figli…perché non sono più”. La globalizzazione dell’indifferenza ci rende tutti “innominati”, responsabili senza nome e senza volto».

Partendo dalle considerazioni del Santo Padre, l'Azione cattolica ha chiesto «perdono e pregato il Signore per le Vittime e per chi si debba ancora rendere conto del male che il proprio egoismo reca al fratello sofferente e disperato, in tutte le sue dimensioni».


PER APPROFONDIRE: Caritas Cassano, Giornata della donna con le detenute


La Via Crucis, con sentita devozione e pietà cristiana, è stata percorsa nelle tre Vicarie ovvero a Lauropoli per la Vicaria di Cassano, a Trebisacce per la Vicaria dell’Alto Ionio e a Morano per la Vicaria di Castrovillari, tante le presenze di parrocchiani e di iscritti all'Azione cattolica.

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