Avvenire di Calabria

L'avvocato reggino: «Grato alla presidenza per la fiducia»

Vincenzo Massara nominato vicepresidente nazionale di Mcl

Redazione Web

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Nella seduta di ieri 20 marzo, il Presidente nazionale Carlo Costalli, ha affidato l’incarico di coordinatore nazionale di tutti i servizi del Sistema MCL all’avv. Vincenzo Massara, componente della presidenza nazionale e presidente regionale del Movimento Cristiano Lavoratori della Calabria.
“Sono grato alla Presidenza Nazionale per la fiducia che mi ha voluto accordare, il compito è di grande responsabilità, soprattutto in un momento in cui vi è l’urgente necessità per i cittadini e le famiglie di poter avere dei punti di riferimento nel dialogo quotidiano con le istituzioni burocratiche del nostro Paese. I nostri servizi, che noi preferiamo chiamare opere, nascono proprio con l’obiettivo di essere accanto alle persone, costretti spesse volte a lunghe peregrinazioni nei meandri della burocrazia.
I servizi del Movimento, da quelli storici (Patronato Sias, Caf Mcl, Efal – Ente di formazione, Feder.Agri, ALS – Associazione Lavoratori Stranieri, ai nuovi (Familia, Federala), dai servizi dedicati ai giovani (Servizio civile a ProntoLavoro), nascono su ispirazione del Movimento, dove trovano alimento ideale e sostegno quotidiano”.
Attraverso l’azione del Movimento e dei suoi servizi, aggiunge l’Avv. Massara, “vogliamo ribadire il ruolo centrale dei corpi intermedi nel vita del nostro Paese, lo stesso Presidente Mattarella, pochi giorni orsono a Modena presso la Fondazione “Biagi” ne ha voluto sottolineare il ruolo e l’importanza” Dice il Presidente: “va evidenziata la grande importanza del ruolo delle rappresentanze sociali e dei corpi intermedi, che supera la pur fondamentale dimensione delle relazioni del lavoro, perché riguarda in realtà anche la salute del tessuto democratico del nostro Paese. Rappresentanze sociali e corpi intermedi sono realtà in cui i cittadini si riconoscono, ascoltare loro significa ascoltare gli italiani. E dunque la loro emarginazione, la loro attenuazione di ruolo rende più fragile la società ed espone maggiormente i cittadini ad essere vulnerabili rispetto alle incertezze, alle insicurezze e alle paure che inducono alla chiusura in se stessi”.

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