Avvenire di Calabria

Il libro ricco di spunti è stato presentato in occasione di un convegno sul tema ospitato presso l'Università Dante Alighieri di Reggio Calabria

Vulnerabilità e diritti umani, presentato l’ultimo volume della professoressa Panuccio

Il lavoro scritto a quattro mani con il giudice Tiziana Amodeo ha ricevuto l'apprezzamento del Papa

di Antonio Marino

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Non la solita presentazione di un libro ma un seminario, sapientemente costruito, dedicato al “paradigma della vulnerabilità”.

E all’interno del seminario, vivificatosi nell’aula magna della Dante Alighieri, ecco sbocciare “Vulnerabilità e diritti umani: strumenti e percorsi di tutela”, 151 pagine nate dall’esperienza, concreta e sostanziosa, di Tiziana Amodeo e Francesca Panuccio Dattola. Ovvero: il GOT al Tribunale Civile di Reggio Calabria e l’avvocato cassazionista specializzato in Diritto di Famiglia e Minori.


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151 pagine degne d’esser addirittura attenzionate da Papa Francesco, che a Franca Panuccio fa recapitare un messaggio, dopo aver ricevuto in dono il libro, nel quale sottolinea l’urgenza della “missione a favore di tanti fratelli fragili, perseverando con umiltà e competenza nel prezioso lavoro”.

Così, gomito a gomito, il giudice e l’avvocato, per una volta sedute dallo stesso lato del tavolo, mettono nero su bianco, lasciando che sia Paolo di Tarso – e la sua certezza “quando sono debole è allora che sono forte” – ad aprire il volume, fatti e lacrime, giurisprudenza e possibili azioni d’accompagnamento o, addirittura, risolutive. Un testo imprescindibile per quanti, vivendo la propria professione a stretto contatto con donne di ‘ndrangheta e minori coinvolti in conflitti familiari, violenza domestica e nuovi modelli di genitorialità, desiderano acquisire un nuovo ed originale sguardo sui volti dei fragili, degli ultimi, dei dimenticati, dei “senza voce”…

Ma, dicevamo, la presentazione avviene all’interno di un seminario: coordinato dalla professoressa Elisa Vermiglio, iniziato col tenero ricordo di Lilia Gaeta, il magistrato che con tenace sorriso ha reso umana la fredda legge, è stato organizzato dalla struttura territoriale della Scuola Superiore della Magistratura, dall’Ordine reggino degli Avvocati e da quello regionale degli Assistenti Sociali nonché dalla “Dante Alighieri”.

Il Giudice del Tribunale reggino Giselda Stella ha consentito agli astanti di vivere una sorta di viaggio storico, riscoprendo, nelle varie epoche, diversi stereotipi di genere nelle decisioni giudiziarie ed anche le vittimizzazioni secondarie.

Il Giudice Onorario del Tribunale di Reggio Calabria Giulia Albiero s’è soffermata sulla recentissima Riforma Cartabia, sulla nuova disciplina processuale e sul nuovo modo di trattare la violenza nei giudizi civili.

La professoressa, presso l’UNIME, Sara Domianello ha offerto una riflessione sulla riforma del Libro VI del Codice di Diritto Canonico, voluta da Papa Francesco, e sul deterninante passaggio da “un approccio paternalistico nella tutela del soggetto fragile ad una sua pastorale salvaguardia”, nonché sui tre passaggi, dedicati tanto alla vittima quanto all’aggressore, che caratterizzano l’azione giuridica: osservazione, ascolto e conoscenza. Insomma, chiosa Domianello, l’approccio nuovo, verso le vulnerabilità, è uno “speranzoso impasto di corresposabilità e sinodalità, poiché tutti, anche il popolo di Dio, vengono esortati alla conoscenza del problema e al desiderio di accompagnare la vittima e di riabilitare il reo”.

Tocca alle autrici intervenire: e se la Amodeo sottolinea la non “casualità della location, poiché l’Università è la casa che forma ed educa il cittadino di sempre e il padre o la madre di domani”, Franca Panuccio si rifà al papà, l’indimenticato professor Vincenzo, esortando a far buon uso della “fantasia, non quella che si nutre dell’immaginario, ma quella controllata, che consente all’interprete, al giurista di conoscere e così di scartare alcune soluzioni e di coglierne altre”. L’interpretazione, quindi, sottolinea Franca Panuccio, “dovrà consentirci di leggere ciò che meglio risponde alle esigenze pratiche dell’azione, ribaltando eventuali risultati parziali raggiunti e ponendo sempre al centro la persona, quella che ci viene affidata, che ci troviamo accanto, che incontriamo per caso”.


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E se ad inizio incontro si son susseguiti i saluti istituzionali, fra i quali quello del Rettore Antonino Zumbo, a concludere l’evento è stato l’avvocato Angelo Marra, curatore, presso Key Editore, della Collana “Disabilità e Diritto”, che annovera fra i suoi titoli proprio il recentissimo libro “Vulnerabilità e Diritti Umani. Strumenti e percorsi di tutela”.

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