Protesta delle strutture psichiatriche. Gli operatori sono pronti a restituire le tessere elettorali se politica e istituzioni non assolveranno a i loro doveri nei confronti delle strutture psichiatriche della Calabria. L’iniziativa di oggi vede la firma del Coordinamento unico delle strutture psichiatriche che ha programmato una nuova azione di protesta dinnanzi alla sede del Consiglio regionale della Calabria, a Reggio, con lo scopo di indurre, spiegano gli organizzatori, «amministratori e politici a compiere il proprio dovere istituzionale per ciò che concerne la gestione delle strutture psichiatriche».
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«Agli attuali vertici della Regione Calabria, al Commissario alla Sanità, al Commissario dell’ASP 5, designati nel nome di un necessario rinnovamento, rimasto ad oggi lettera morta, si impone il dovere di scelte immediate che portino: 1) allo sblocco immediato dei ricoveri in tutte le strutture psichiatriche dell’ASP 5 ; 2) all’impegno al pagamento immediato di tutte le prestazioni rese, passate, presenti e future; 3) alla rimodulazione dei parametri gestionali delle strutture (numero di operatori in primis) previsti dalla DGR n. 141/2009 che appaiono ampiamente superati e iniqui ai fini di riallinearli con i livelli adottati nelle regioni virtuose».
Le Cooperative, chiamano a raccolta anche i cittadini calabresi a condividere quella che definiscono ancora una protesta contro «il dominio esercitato sulla pubblica amministrazione contro l’interesse pubblico ed a tutela di beceri interessi».
A promuovere l’iniziativa, Confcooperative, Legacoop Calabria, UNCI, i sindacati Cisl Fp, Coolap e Usb, i soggetti del terzo settore che gestiscono le strutture, Piccola Opera Papa Giovanni XXIII, coop Città del Sole, Coop Libero Nocera, Coop Futura, Coop Humanitas, Coop Rinascita, Coop Risciò, Coop Skinner, Coop Statua San Francesco e il Coordinamento dei parenti degli utenti delle strutture.