
Limbadi, il 6 maggio si illumina per Maria Chindamo: memoria viva contro la ‘ndrangheta
Nel nono anniversario della scomparsa di Maria Chindamo, il luogo del delitto si trasforma in
I carabinieri hanno aperto un’indagine per accertare se sia avvenuto il cosiddetto 'inchino' alla processione della Madonna di Polsi, che si è tenuta, sabato scorso, nel centro storico di Ventimiglia. A denunciare l’accaduto, in un video, il referente ligure della Casa della Legalità, Christian Abbondanza. La processione nasce dalla richiesta di un gruppo di fedeli della folta comunità di immigrati calabresi, da decenni presenti nella città ligure di confine. L’autorizzazione a questo appuntamento nasce dall’attenzione pastorale della Chiesa locale, che ha una vocazione particolare all’accoglienza, all’educazione e all’integrazione. L’anno scorso la diocesi aveva già ribadito che si trattava della festa della Madonna e non della ’ndrangheta e si erano riproposte le medesime disposizioni della diocesi di Locri-Gerace in merito a questa celebrazione. Se da una parte non si può negare un atto devozionale e di pietà popolare, dall’altro la diocesi vigila e segue con attenzione che nessuna norma liturgica o canonica sia violata. «Se emergeranno comportamenti non opportuni o peggio degli abusi liturgici avvenuti all’insaputa di chi celebrava, si adotteranno gli opportuni provvedimenti canonici, perché sia sempre più chiaro il senso spirituale e pastorale di questa celebrazione, in netta contrapposizione ad ogni forma di strumentalizzazione» fa sapere la diocesi di Ventimiglia- San Remo.
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