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Nei giorni in cui si sono riaccesi i riflettori sull'Aeroporto dello Stretto di Reggio Calabria dopo la sospensione momentanea delle restrizioni per consentire l'atterraggio dei voli dirottati dallo scalo Catania (chiuso per l'incendio divampato in uno dei Terminal), arriva un'importante novità per il "Tito Minniti".
A causa dell'incendio divampato, giorni fa, al Fonatanarossa provocando la chiusura dello scalo etneo, l'Ente nazionale dell'Aviazione civile ha sospeso, ma solo per 48 ore, l'obbligo di abilitazione per gli equipaggi che avessero voluto operare sull’Aeroporto di Reggio Calabria, per compensare ai disagi venutisi a creare in Sicilia.
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In realtà sullo scalo dello Stretto non si è registrato un vero incremento per i voli destinati a Catania. La maggior parte delle compagnie ha optato, infatti, per Lamezia Terme. Il "Tito Minniti" è tornato, comunque, improvvisamente aeroporto "normale" e questo non ha mancato di sollevare nuovamente perplessità e interrogativi circa le reali "scelte politiche" effettuate sullo scalo dello Stretto.
Non è mancato il botta e risposta tra esponenti politici dell'una e dell'altra parte, ma anche la denuncia di chi da anni segue le vicende aeroportuali. Come l'imprenditore ed ex assessore comunale, Pino Falduto che, in uno dei suoi soliti post al vetriolo, ha evidenziato come Enac non abbia scritto «nulla di nuovo», in quanto già da qualche decennio, ormai, «l'Aeroporto non ha nessuna limitazione formale le Compagnie Aeree possono atterrare sotto la loro responsabilità da sempre».
Al dibattito improvvisamente riaccesosi, ha fatto seguito, poi nella serata di ieri la nota del Ministero delle Infrastrutture e trasporti che raccontava della riunione operativa al Mit tra il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e i vertici di Enac, Enav e Sacal, la società di gestione degli aeroporti calabresi, sull'aeroporto di Reggio Calabria.
Quanto riportato nella nota suona come un annuncio di giubilo: «Rimosse le limitazioni operative relative alla pista 15, che da oggi è a regime e risulta percorribile da tutti i vettori e gli equipaggi, mentre è stato studiato un piano di volo ad hoc per la pista 33, attualmente sottoposta a restrizioni. La nuova procedura di volo tracciata da Enav, e in fase di approvazione da parte di Enac permetterà, previo addestramento dei piloti, il superamento delle limitazioni ai voli».
Enac, inoltre, ancora la nota, «ha assunto l'impegno a coprire i costi di noleggio di un simulatore di volo, con i percorsi di avvicinamento dello scalo reggino, da mettere a disposizione delle compagnie interessate per l'addestramento dei propri equipaggi».
Nel corso della riunione è stato discusso anche «il progetto di intermodalità mare-aereo con la Sicilia nord-orientale, così da ampliare il bacino di utenza dell'aeroporto e rispondere alla domanda di trasporto di tutta l'area dello Stretto. L'aeroporto attualmente ha un traffico di 200 mila passeggeri, con una previsione di crescita entro quattro anni fino ad un milione».
Leggendo bene tra le righe, insomma, sembra riproporsi una sorta di déjà-vu. Addestramento, simulatore, intermodalità mare-aereo con la dirimpettaia Messina, sono punti che da quasi cinquant'anni a questa parte finiscono sempre al centro dei tavoli istituzionali. Fatto è, non sono mancate le note di soddisfazione, da parte innanzitutto della deputazione reggina e della senatrice Tilde Minasi che sulla questione Tito Minniti ha chiesto e ottenuto un confronto con il Ministro delle Infrastrutture e trasporti e leader del suo partito, Matteo Salvini.
«La Lega, con il Ministro Salvini e i suoi rappresentanti sul territorio – continua la Senatrice – è riuscita finalmente a sbloccare la situazione dell’aeroporto di Reggio Calabria, portando a casa un successo strepitoso, atteso da lunghissimi anni: l’eliminazione delle limitazioni all’operatività dello scalo che, finora, avevano rappresentato l’ostacolo - e l’alibi perfetto - per bloccare la crescita dell’Infrastruttura a favore di altri territori! Ribadisco con gioia – dice ancora Minasi – il mio grazie al Ministro per aver risposto immediatamente alle mie sollecitazioni e per aver convocato in sole 24 ore un tavolo tecnico con Enac, Enav e Sacal per metterle di fronte alle loro responsabilità e trovare finalmente soluzione al problema».
«L’aeroporto di Reggio Calabria è finalmente libero dalle limitazioni operative relative alle sue piste e i reggini e calabresi tutti non possono che esserne contenti. La riunione operativa al Mit tra il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e i vertici di Enac, Enav e Sacal, ha permesso di rimuovere le limitazioni alla pista 15, che oggi è percorribile da tutti i vettori e gli equipaggi, mentre è stato elaborato un piano di volo specifico per la pista 33, ancora con attività limitata, che prevede speciale addestramento dei piloti, con il conseguente superamento delle limitazioni ai voli», le parole di Emma Staine, assessore alle Politiche sociali e Trasporti della Regione Calabria.
Per l'esponente della Giunta di Roberto Occhiuto, «quello dello Stretto è uno scalo fondamentale per la Calabria, con un traffico attuale di 200 mila passeggeri, ma con una previsione di crescita entro qualche anno fino ad un milione. L’ottenimento di questo successo lo dobbiamo certamente al lavoro della squadra della Lega, con i suoi rappresentanti calabresi, in particolare la senatrice Tilde Minasi, e in testa il ministro Salvini», ancora Staine anche lei del partito del vicepremier.
L'importante passo in avanti non può, tuttavia, far dormire sugli allori protagonisti e comprimari del risultato ottenuto. La vera partita si gioca ora sul fronte dell'attrattività dello scalo. Quante compagnie decideranno, realmente, di atterrare e far partire i propri voli da Reggio Calabria? È una domanda rispetto alla quale le attuali strategie non possono fornire una risposta immediata.
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Il prossimo passo è la programmazione attenta e reale per far sì che dagli attuali 200 mila passeggeri (sottostimati), come afferma l'assessore ai Trasporti della Calabria si possa realmente arrivare a quel milione che fino a qualche anno fa è stato sfiorato. Insomma, agli annunci dovranno seguire inevitabilmente i fatti. Sembra scontato affermarlo, ma è proprio così.
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