Avvenire di Calabria

La nuova sede realizzata in un bene confiscato alle mafie nei pressi del Castello Aragonese di Reggio Calabria

L’Agenzia dei beni confiscati ha una nuova “casa”. Il ministro Piantedosi al taglio del nastro

L'esponente di Governo: «È una giornata storica, fondamentale il lavoro svolto negli anni a contrasto delle mafie»

di Redazione Web

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L'agenzia dei beni confiscati ha una nuova "casa". C'era anche il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi questa mattina a Reggio Calabria alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede, realizzata in un immobile confiscato nel 2018.

Il ministro Piantedosi inaugura la nuova sede dell'Agenzia dei beni confiscati

Il ministro Matteo Piantedosi, ha partecipato al taglio del nastro della nuova sede dell’Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc). Alla cerimonia erano presenti, fra gli altri, il sottosegretario con delega ai beni confiscati Wanda Ferro, il presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto, il direttore dell'Anbsc Bruno Corda, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e il prefetto del capoluogo Clara Vaccaro.


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I locali si trovano in via Campanella 55, nei pressi del Castello Aragonese, all'interno di un immobile confiscato, nel 2018, a un personaggio di spicco della cosca Serraino di Sant’Eufemia di Aspromonte (RC).

L'esponente del governo: «È una giornata storica»

«È una giornata densa di significato per il valore concreto dell’iniziativa ma anche di quello simbolico perché la sede di Reggio Calabria, che è stata la prima storica dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati, viene collocata in un bene che fu sottratto alle organizzazioni criminali», ha affermato il ministro Piantedosi nel suo intervento.


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Questo, ha aggiunto, «consentirà anche la continuazione e il miglioramento delle attività e delle performance dell’Agenzia».

I numeri dell'Agenzia

Nel corso del suo intervento il ministro dell'Interno ha spiegato che «da quando è stata costituita fino ad adesso, l’Agenzia ha destinato in tutta Italia 23.710 beni immobili e 2.223 aziende. E questo l’ha fatto conferendole ad enti istituzionali per il tramite degli enti locali ad associazioni, sia per lo svolgimento di attività propria istituzionale o per attività sociali. Solo qui in Calabria sono stati 8.344 i beni che sono stati in qualche modo riassegnati e 608 sono state le aziende».


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Piantedosi ha citato «anche il dato che riguarda l’attività del nostro Governo perché da quando siamo in carica questa performance, grazie soprattutto agli attori istituzionali, si è particolarmente intensificata perché abbiamo assegnato 6.612 beni di cui 4.515 beni immobili per un valore complessivo di 304 milioni di euro».

La questione delle aziende mafiose

A proposito della gestione delle aziende mafiose oggi gestite dallo Stato, secondo Piantedosi «dobbiamo scongiurare nella maniera più assoluta che possa passare il messaggio che ciò che riesce a fare la criminalità organizzata non riesce a farlo lo Stato. È un messaggio che noi dobbiamo scongiurare. Lo dobbiamo fare qui ma lo dobbiamo fare altrove. Lo dobbiamo fare per i calabresi ma lo dobbiamo fare per il nostro splendido Paese».

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