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Cassa integrazione a zero ore e nessun passaggio ad Ita, contrariamente a quanto era stato prospettato solo alcuni giorni fa. È stato disatteso l'accordo che avrebbe dovuto salvaguardare la posizione dei 35 lavoratori Alitalia del Tito Minniti. «Sorprendentemente» come ha avuto modo di commentare in un post della sua pagina Facebook, il deputato di Forza Italia, Francesco Cannizzaro. Parlamentare reggino che solo due giorni aveva seguito direttamente la partita sui tavoli romani, assieme al neo Governatore Roberto Occhiuto.
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Non ci sarà, dunque, l'atteso passaggio dei dipendenti dell'Handling dell'ex Alitalia, alla nuova compagnia aerea italiana "Ita", operativa da oggi anche sull'Aeroporto dello Stretto. Una decisione che va su tutt'altra direzione rispetto a quella indicata, l'altro giorno, dal deputato azzurro reduce da un'interlocuzione - come lui stesso aveva affermato - proficua avuta a Roma con i vertici Alitalia, Ita, Enac e co il Governo nazionale. Cannizzaro punta l'indice in particolare contro i Commissari Alitalia e annuncia battaglia. Nel frattempo, però, i servizi di assistenza a terra saranno gestisti da Aviapartner già da tempo operativa su Reggio con alcune unità, ma non per i voli di linea. Per ovviare alla carenza di personale, la società belga ha dovuto richiamare unità anche da altri scali nazionali in cui opera.
«Oggi è davvero un giorno molto triste per l'aeroporto di Reggio Calabria», è l'amaro commento di una dipendente Alitalia le confermare la notizia del mancato accordo. «Ieri sera - conferma - a me e tutti agli altri miei colleghi sono arrivate le lettere in cui si annunciava la messa in cassa integrazione a zero ore». A rendere ancora più amaro il boccone digerito, il fatto che chi di dovere non si sarebbe mosso per tempo: «Già da mesi si sapeva di questo cambio di operatore e che per noi si sarebbe posto questo problema. C'era tutto il tempo per trovare soluzioni e non due giorni prima».
PER APPROFONDIRE: Morrone su Alitalia: «Tutelare i lavoratori del Tito Minniti»
L'incertezza, dunque, continua a farla da padrone allo scalo reggino. Quale sarà il futuro dei servizi fin qui erogati e soprattutto dei 35 dipendenti? «L'unica cosa certa - conclude la dipendente reggina Alitalia - è che fino a ieri abbiamo svolto il nostro lavoro con la massima professionalità. Professionalità non a parole, ma certificata dai corsi di aggiornamento e dalle abilitazioni acquisite nel corso degli anni, grazie ad Alitalia».
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