Avvenire di Calabria

La preghiera dell'arcivescovo di Reggio Calabria - Bova in occasione delle celebrazioni per il centenario della presenza delle alcantarine ad Archi

Morrone su Alitalia: «Tutelare i lavoratori del Tito Minniti»

Il passaggio ad Ita rende incerto il loro futuro

di Redazione web

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Una preghiera particolare per i dipendenti Alitalia dell’Aeroporto dello Stretto e per le loro famiglie. A rivolgerla al Signore è stato l’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria – Bova e presidente della Conferenza episcopale calabra, monsignor Fortunato Morrone, durante la preghiera dei fedeli recitata in occasione della celebrazione liturgica per il centenario della presenza delle suore francescane alcantarine ad Archi. «Preghiamo per queste famiglie» ha detto il presule, nell’invocare l’intercessione del Signore, affinché coloro che sono chiamati ad assumere decisioni individuino al più presto le soluzioni volte a preservare il futuro occupazionale dei dipendenti Alitalia del Tito Minniti. Un futuro che appare quanto mai incerto a pochi giorni dal subentro della nuova compagnia di bandiera Ita.


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Al momento tante ipotesi e poche certezze attorno al personale Alitalia, impiegato nei servizi di terra all’Aeroporto reggino. Nei giorni scorsi i sindacati hanno prospettato ai diretti interessati le due strade che potrebbero essere intraprese. Da un lato il ricorso alla clausola sociale. I dipendenti verrebbero assorbiti in AviaPartner, società belga che si occupa dei servizi di assistenza a terra già operativa con alcune unità presso lo scalo reggino, ma non per i voli di linea. Dall'altro lato la cassa integrazione a zero ore.
La situazione tuttavia è quanto mai incerta, considerati anche i tempi ormai stretti legati alla "rivoluzione" che si appresta a vivere l'aviazione civile nazionale.


PER APPROFONDIRE: Aeroporto dello Stretto, dove l’incertezza è di casa


La nuova compagnia che subentrerà ad Alitalia dal prossimo 15 ottobre, infatti, non sembra essere interessata ad assorbirne tutto il personale, anzi ha già fatto capire che dove può – come nel caso di Reggio Calabria - ne farà volentieri a meno.

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