Avvenire di Calabria

L’ascolto di testimoni qualificati, momenti di riflessione e percorsi di contatto con la natura hanno contrassegnato l’esperienza residenzialeL’ascolto di testimoni qualificati, momenti di riflessione e percorsi di contatto con la natura hanno contrassegnato l’esperienza residenziale

Alla ricerca del discernimento, l’esperienza dei giovani di Azione Cattolica

Il racconto del campo diocesano vissuto nella Casa del Sacro Cuore di Cucullaro

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

La forma dell’Amore è il tema scelto per il campo Giovani diocesano di Azione cattolica che si è svolto, dal 28 al 31 luglio, a Casa Sacro Cuore.

30 giovani di Azione cattolica, dai 18 ai 30 anni, della diocesi di Reggio Calabria- Bova, guidati da Don Antonino Sgrò (nominato assistente unitario di Azione Cattolica, già assistente settore Giovani) hanno deciso di mettersi in gioco partecipando a questo momento forte, in cui gli è stata offerto un weekend di pensosità basato sul discernimento e sull’amore di Dio per ciascuno di noi.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Il brano biblico di riferimento, che ha guidato l’intero campo, è Romani 12,1-2, tramite il quale i ragazzi hanno avuto l’opportunità di chiedersi, pensare e ragionare sulla trasformazione e il rinnovo della mente che ogni Cristiano deve compiere quando abbraccia l’amore di Dio.

Grazie al supporto del professore Claudio Meliadò, i giovani sono stati guidati nel significato autentico del discernimento, tramite l’analisi personale delle mozioni dell’anima ovvero tutti i movimenti interiori consistenti in pensieri, immaginazioni, emozioni, inclinazioni, sentimenti, repulsioni, attrazioni.

È tramite il discernimento che si arriva all’integrazione dei vari aspetti della propria esistenza, per ristabilire l’ordine nelle priorità della vita. Si giunge, così, a una sintesi del cammino di Dio in modo che si possa rileggere e interpretare la propria storia personale come storia di salvezza, benedetta e accompagnata dal Signore.

L’amore come strada verso la felicità e verso Dio è stato al centro della mattinata di deserto guidata da Don Antonio Ielo, neo nominato assistente del settore giovani di Azione Cattolica.

Il brano biblico di introduzione al ritiro spirituale è quello di Matteo 13,44-52 che ha permesso di aprire numerose suggestioni riguardo il percorso di ciascuno verso la felicità, tramite l’Amore di Dio definito come “tesori antichi e nuovi”: amore imperituro, che si rinnova di giorno in giorno. Come l’uomo che è definito creatura e non creato dal Signore perché è un essere in continuo divenire.

E così si staglia il brano di Geremia 18,1-4 in cui si ritrova la parabola visiva dell’uomo come argilla nelle mani del vasaio: ciascuno, tratto come polvere dal suolo, viene lavorato e modellato per divenire contenitore atto a ricevere qualcosa. E questo avviene tramite il processo di tornitura, lavoro continuo e incessante, metafora del sofferto processo di formazione della persona secondo il progetto di Dio su ciascuno.


PER APPROFONDIRE: Reggio Calabria, continuano gli episodi di disagio giovanile


Il ritiro spirituale del sabato mattina è stato introdotto dalla veglia alle stelle, della notte precedente, tramite la quale i giovani si sono messi al cospetto della bellezza del firmamento del cielo, facendosi pervadere dall’amore avvolgente del Signore, che si manifesta in diversi modi su ciascuno, ma che tutti possono ricondurre a un dono prezioso.

Non sono mancati i momenti comunitari in cui i giovani hanno sperimentato la bellezza, la fatica del cammino e l’importanza del supporto, della collaborazione e dell’aiuto di ciascuno tramite lo svolgimento di un percorso di trekking, guidati dall’ex vicepresidente del settore giovani Pasquale Cuzzola.

Di grande rilevanza socio-politica è stato, poi, l’incontro/dibattito con la vicepresidente della Regione Calabria Giuseppina Princi. I ragazzi hanno potuto godere di uno spazio privilegiato di condivisione di interrogativi, dubbi, timori, spunti di riflessione e speranze per il futuro dei giovani calabresi. Hanno potuto, così, stimolare l’intervento della vicepresidente su tematiche delicate come quelle relative alle questioni lavorative, occupazionali, ma anche inerenti i recenti scandali riguardanti l’università della nostra città. Non si è sottratta al dibattito la professoressa che, invece, ha stimolato i giovani a impegnarsi con un’imperitura speranza attiva e ad indignarsi verso le brutture della nostra società tramite un atteggiamento costruttivo anziché disfattista.

Con il campo Giovani, e il precedente campo Giovanissimi, il settore Giovani diocesano di Azione Cattolica si avvia verso la chiusura del percorso associativo dell’anno, accompagnando, alla conclusione del suo mandato, come assistente GV, Don Antonino Sgrò che adesso presterà il suo servizio come Assistente unitario di AC.

Un ringraziamento speciale va proprio a lui e alla sua guida instancabile e forte, lungo tutti gli anni di settore giovani, in cui si è dimostrato un padre attento ai bisogni di ciascuno e del territorio diocesano.

I campi diocesani di quest’anno segnano una ripartenza per gli eventi estivi di Azione Cattolica che, nel corso degli ultimi anni di pandemia, non si sono mai fermati ma hanno conosciuto solo un cambio di forma.

Si riprende ripartendo dalla conclusione dell’anno associativo appena trascorso, camminando con i piedi per terra e con il cuore abitando il cielo.

Articoli Correlati