Avvenire di Calabria

La presentazione ufficiale di oggi alla presenza del rettore Santo Marcello Zimbone e del direttore del dipartimento Giuseppe Zimbalatti

«Amiamo la nostra terra»: la nuova offerta formativa di Agraria

Tatiana Muraca

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Presentata questa mattina la nuova offerta formativa del dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, posizionatasi al secondo posto nella classifica nazionale Censis di quest’anno per i piccoli atenei.
Presenti durante l’incontro online con gli operatori dell’informazione, il Magnifico Rettore Santo Marcello Zimbone e il direttore del Dipartimento Giuseppe Zimbalatti.
Ad esordire nella presentazione, il rettore Zimbone, il quale ha sottolineato la rilevanza dell’offerta che da anni l’università offre agli studenti, migliorandosi non solo dal punto di vista accademico, ma anche in vista dei futuri sblocchi lavorativi dei giovani, rimanendo sempre al passo con i tempi. «Ci aspettiamo che ci sia un riscontro positivo per quello che abbiamo fatto in questi mesi – parole di Zimbone - Ci stiamo organizzando per il ritorno graduale in presenza degli studenti, che già da tempo, per chi vuole, sono ritornati a laurearsi nelle aule. A partire da settembre, prevediamo la ripresa delle lezioni in presenza e attendiamo disposizioni in merito».
Sia il professore Zimbone che il professore Zimbalatti auspicano, come tutti, ad un ritorno progressivo alla normalità anche nelle università, dove si sta facendo di tutto per aiutare i giovani a poter usufruire al meglio dei servizi a loro dedicati. «Speriamo che il momento così particolare che stiamo attraversando – conclude Zimbone – ci possa permettere di trasformare la criticità in opportunità».
E sulla scia dello slogan dell’offerta formativa 2020/2021, “Scegli di studiare dove vivi”, l’invito rivolto dal direttore Zimbalatti ai ragazzi è quello di rimanere a studiare nella propria terra; soprattutto per il settore agrolimentare meridionale, che è così legato al bacino di utenza ad esso più prossimo, è essenziale formare professionisti che possano arricchire il valore della Calabria nel mondo.
«Questo periodo ha fatto capire all’Italia che un settore, oltre a quello dei medici, che ne è uscito alla grande è quello dell’agroalimentare – dichiara Giuseppe Zimbalatti - Basti pensare alla nostra filiera, che ha mantenuto la presenza quotidiana soprattutto di prodotti freschi presso tutta la grande distribuzione. L’agroalimentare italiano, calabrese e meridionale hanno risposto alla grande, anche in termini di impatto ambientale: il contatto con l’ambiente, infatti, è stato fondamentale per ridurre il disagio psicologico provato dalla chiusura forzata dei mesi scorsi». E dallo slogan riferito proprio all’ambiente, “Noi amiamo la nostra terra”, è partita l’idea che ha portato ad un’offerta formativa sempre più adattata al territorio.
Le «evergreen» rimangono le direttrici di agraria, alimentare e forestale: da queste, si offre l’opportunità di proseguire un percorso post laurea attraverso un dottorato di ricerca e un’offerta di alta formazione, mutevole negli anni, costituita da master e altre attività formative incentrate sulla ricerca in settori specifici, come è stato quello del bergamotto e lo sarà quello vinicolo ed ecosostenibile.
Partendo dal corso in Scienze e tecnologie agrarie, è prevista come sempre la triennale seguita dalla magistrale, durante cui si possano approfondire le conoscenze sulle tecniche di allevamento, conservazione o elaborazione dei prodotti della terra. Altro corso portante del dipartimento, è quello di Scienze e tecnologie alimentare, per cui, per il secondo anno, è stato previsto anche il percorso in gastronomia e ristorazione, sia per quanto riguarda la triennale che la magistrale. Questo consente di associare le conoscenze, frutto della ricerca, ad una comunicazione specifica e professionale. E ancora, il corso di laurea in Scienze forestali e ambientali si rifà ad un percorso molto centrato sulla nostra realtà, con un’attenzione scientifica e didattica importante, incentrando il focus degli studi sulle aree verdi; non per niente, risultano essere sempre più richieste le figure professionali che si dedicano al verde urbano.
All’offerta formativa, poi, si aggiunge tutta una serie di servizi come il bus navetta gratuito, la biblioteca, l’Erasmus, la palestra, la residenza universitaria e borse di studio per gli studenti più meritevoli.
Secondo quanto riferito dal direttore Zimbalatti, si è voluto porre l’attenzione anche sul benessere fisico degli studenti, nonché sulla loro preparazione: «I ragazzi possono avvalersi di una biblioteca dove son conservati migliaia di volumi e di tutta una serie di collaborazioni con enti, parchi e associazioni che abbiamo creato nel corso degli anni. Abbiamo instaurato, inoltre – conclude Zimbalatti – un’interessante dinamica con i Paesi della riva sud del Mediterraneo: Algeria, Marocco, Egitto, Tunisia. Circa 6mila studenti si fermano qui a studiare ogni anno, e per questo possiamo considerarci dei baluardi contro l’emigrazione».




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